VIDEO | Marina Galati, vice presidente nazionale del Coordinamento delle Comunità di accoglienza, avverte sui pericoli del provvedimento, in particolar modo per quanto riguarda la stretta sugli Sprar
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«Viene smantellata tutta l’area dei servizi nati proprio sulla sicurezza sociale. Questo ci preoccupa enormemente». Marina Galati, vice presidente nazionale del Coordinamento delle Comunità di accoglienza, si esprime così su quello che è conosciuto come decreto Salvini, il provvedimento appena approvato all’unanimità dal Consiglio dei Ministri che va a mettere mano sul sistema della ricezione dei migranti nel nostro Paese.
La raggiungiamo nella Comunità Progetto Sud proprio mentre si sta svolgendo un corso volto ad offrire competenze a chi lavora con gli immigrati. A preoccuparla maggiormente è come il decreto andrà ad abbattersi sugli Sprar. «Sono forse l’unica struttura messa a sistema dal governo italiano in questi anni e che ha dato dei grandi risultati. Smantellarli significa creare una maggiore immigrazione irregolare».
Ma non solo. «Togliere la protezione umanitaria e trasformarla in permessi speciali che saranno molto più lunghi significa – aggiunge- che andremo ad aumentare gli irregolari. Non è vero che cercheranno di dare risposte maggiori all’inclusione ma sarà un grande danneggiamento».