Il ventesimo sbarco al porto di Reggio Calabria di questo intenso 2023 ha avuto luogo ieri con l’arrivo di circa 400 migranti di varia nazionalità soccorsi in mare con interventi Sar dalla nave Diciotti della Guardia Costiera.

La pressione migratoria sull'Italia e su Lampedusa sta avendo riflessi anche sulla Calabria. In particolare i migranti accolti al porto di Reggio sono stati, dall'inizio del 2023, quasi 10mila. Per circa 6mila provenienti da Lampedusa, per allentare la pressione sull’isola, la banchina di ponente del porto reggino è stata un luogo di transito dal quale ripartire verso altre destinazioni. Per circa 3mila ha rappresentato il primo approdo in Europa dopo un pericoloso viaggio in mare.

Prevalentemente uomini, anche particolarmente giovani, di varie nazionalità. Molti nuclei familiari con bambini anche di pochi mesi. Centinaia gli adolescenti non accompagnati, per i quali il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha annunciato la costruzione di nuove strutture dedicate anche a Reggio Calabria.

L'attività di accoglienza continua a fare i conti con una banchina priva di infrastrutture, al netto di qualche tendone e qualche gazebo. Due soli bagni chimici e la palestra della dismessa scuola media Boccioni di Gallico, che nel frattempo il Comune vuole comunque rifunzionalizzare, come centro in cui attendere la destinazione dopo la prima accoglienza al porto. Solo 350 posti a fronte di arrivi che solo nell’ultima settimana hanno riguardato 900 persone.

Mentre, dopo la visita di ieri a Lampedusa della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen e della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si attendono dall’Europa risposte responsabili il porto di Reggio, con tutti gli attori istituzionali e i volontari impegnati a fronteggiare le criticità, resta in prima linea nell’accoglienza dei migranti.

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