Per il superlatitante un account su Facebook e uno su Instagram: li usava per scambiare messaggi. La scoperta dei carabinieri del Ros
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La doppia identità nella vita reale e sui social. Su Facebook e Instagram il boss Matteo Messina Denaro, arrestato il 16 gennaio 2023 dopo trent’anni di latitanza, era Francesco Averna. Medico chirurgo, laureato all'Università Bocconi di Milano e single. Come foto del profilo aveva un cagnolino bianco con un fazzoletto blu al collo. Cinque amici in totale e molte pagine seguite tra cui pub, ristoranti e locali di Campobello di Mazara. Sul suo account non è possibile visualizzare eventuali contenuti pubblicati.
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Su Instagram invece si faceva chiamare "f.averna". Un profilo chiuso, blindato, proprio come il precedente, in cui non è possibile vedere alcuna informazione pubblica a parte la foto del solito cagnolino bianco con il fazzoletto blu e la scritta "medico" sotto il nome "Francesco Averna 17". L'attività, su questo fronte, sembra essere stata maggiore, infatti il boss seguiva ben 443 profili e veniva seguito a sua volta da 71 persone.
Secondo le indagini, il boss usava Facebook non per scrivere post ma soprattutto per la messaggistica privata di Messenger. E risultano tante le donne con cui si era scambiato qualche battuta, alcune delle quali ha incontrato dopo sempre con l0 pseudonimo di Francesco Averna.
Francesco Averna era ovviamente un nome inventato: i militari del Ros hanno scoperto che con questa identità il latitante si presentò a un tecnico della lavastoviglie convocato nella casa di via San Giovanni, a Campobello di Mazara, nel 2020. «È stato Andrea Bonafede a chiamarmi - ha spiegato l'operaio ai carabinieri - dicendomi che suo cugino aveva bisogno di una riparazione».