Ha preso spunto da un atto intimidatorio consumato alla fine del 2014, l’inchiesta condotta dalla guardia di finanza, denominata Multiservizi, coordinata dal procuratore della repubblica Pierpaolo Bruni e dal sostituto Maurizio De Franchis. Indagando sull’incendio doloso di alcuni mezzi in uso ad un’azienda di Amantea, sono spuntate una serie di violazioni del codice degli appalti consumati tra le stanze del comune affacciato sul basso Tirreno cosentino. Numerosi servizi, la derattizzazione e disinfestazione del territorio, la manutenzione del porto turistico, la refezione scolastica, la gestione dei parcheggi, veniva affidata ad imprese amiche, seguendo logiche personalistiche, assecondate da condotte omissive o illecite dei funzionari pubblici responsabili delle procedure.

 

Sei le misure cautelari emesse dal Gip di Paola su richiesta della Procura. Sono finiti in carcere Fabrizio Ruggiero, 36 anni, responsabile tecnico della Apa Multiservizi, e Domenico Pileggi, 65 anni, residente a Lamezia Terme, funzionario del comune di Amantea, attualmente in servizio a Rizziconi. Arresti domiciliari invece per l’assessore all’istruzione Emma Pati, per il comandante dei vigili urbani Emilio Caruso, per Giacomo Bazzarelli, agente della polizia municipale, e per Mario Aloe, dirigente comunale e responsabile dell’ufficio personale. Turbativa d’asta, tentata concussione e falsità ideologica i reati contestati a vario titolo.

 

Tra gli indagati figura anche l’ex presidente del consiglio comunale Linda Morelli la quale, titolare della delega alla mensa ed al trasporto scolastico, consentiva l’assegnazione del servizio di refezione scolastica ad una impresa priva del Durc. Analoga irregolarità è stata commessa per consentire la proroga della gestione dei parcheggi a pagamento, avallata dalla firma del comandante di polizia municipale. La tentata concussione riguarda invece le pressioni esercitate dal responsabile dell’ufficio personale Mario Aloe nei confronti di una dipendente, affinché favorisse una persona da lui segnalata. Contestata inoltre la falsità ideologica nell’ambito della convenzione sottoscritta per la gestione del canile municipale.  

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