Forse nelle intenzioni voleva essere un gesto goliardico nella convinzione che, come si dice, “a Carnevale ogni scherzo vale”. Ma l’effetto è stato completamente diverso e quanto accaduto appare come l’ennesimo atto di violenza verso le Istituzioni che, questa volta, è avvenuto a Melicucco, nel Reggino. Nel corso della notte scorsa, ignoti hanno affisso sul parabrezza della macchina del sindaco Francesco Nicolaci un manifesto funebre per stigmatizzare le attività promosse dal Comune in questi giorni.

Sul manifesto si legge: “È tragicamente venuto a mancare tra sciarre e guerre nel Palazzo comunale TURI FAZZU CARNEVALE. Ne danno il triste annuncio i giovani volenterosi che come ogni anno animavano il martedì grasso, i carristi, le scuole di danza, le associazioni, gruppi di commercianti, il paese tutto e quanti lo conobbero ed amarono. I funerali non avranno luogo, l'amministrazione comunale (indagata per omicidio) non concederà il contributo neppure per quelli e non si impegnerà in futuro per trovare fondi. Si ringraziano coloro che da sempre hanno creduto ed amato la manifestazione rendendola rinomata in tutta la Piana”.

Un gesto, al netto degli intenti polemici, grave sia per le modalità (un manifesto funebre) che per l’obiettivo, il primo cittadino. La comunità di Melicucco, per la stragrande maggioranza, sta condannando il deprecabile atto e molte associazioni presenti sul territorio stanno prendendo le distanze.
Tanto più che il carnevale melicucchese è stato organizzato anche quest’anno, ma le celebrazioni previste per domenica 11 sono state rinviate a domenica 18 a causa delle previsioni meteo avverse. Il programma è ricco di esibizioni, recite, parate, che animeranno Piazza 1° Maggio.

Sulla vicenda è intervenuta anche l’Amministrazione comunale con una nota: «In merito al contenuto del pubblico manifesto apparso presumibilmente nella notte esprimiamo vicinanza al primo cittadino per il vile e ignobile atto subito sulla sua autovettura personale, utilizzata come spazio pubblico cittadino attraverso un testo riservato all'amministrazione. Un messaggio che non può di certo passare inosservato, un testo che smuove le coscienze di una comunità contro ogni forma di illegalità, presunzione, mancanza di rispetto verso persone e istituzioni. Una comunità che si schiera contro qualsivoglia forma di atto intimidatorio».