VIDEO | Il prof dell'ateneo di Arcavacata di Cosenza: «Nessun posto sarà sottratto all'Università della Magna Grecia. Non ci saranno costi per la Regione che invece si accollerà le spese per allestire l'ospedale veterinario necessario per la riattivazione a Catanzaro del relativo percorso accademico»
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Nella riunione dello scorso 22 dicembre, il Comitato regionale di coordinamento delle università calabresi non ha dato solo il via libera al corso di laurea in medicina e chirurgia dell'Unical da attivare in convenzione, per la parte clinica, con l'Azienda Ospedaliera di Cosenza.
Informazione distorta
«C'è una informazione che sta sfuggendo» dice il rettore dell'ateneo di Arcavacata Nicola Leone, bersaglio nelle ultime ore della levata di scudi di autorevoli esponenti politico-istituzionali del catanzarese, preoccupati per le eventuali ripercussioni negative che la novità potrebbe avere sul ruolo dell'Università Magna Grecia del capoluogo di regione. «Quello che dalle cronache emerge poco o non emerge affatto – ha insistito Nicola Leone – è la circostanza che il Coruc nella medesima occasione ha dato il semaforo verde, anche con il mio voto favorevole, all'attivazione di sette corsi di laurea per la Magna Grecia tra cui anche quello di Medicina veterinaria incassando pure il via libera per la realizzazione di un ospedale veterinario a Catanzaro, un'opera importante, con risorse a carico della Regione».
Analizzare tutti gli elementi
Il rettore del Campus di Rende intende così riportare il dibattito nel giusto alveo, offrendo alla discussione tutti gli elementi pertinenti e necessari ad offrire una più ampia visione dei fatti: «L'autonomo percorso intrapreso dall'Università della Calabria – ribadisce in una lunga intervista rilasciata al nostro network – nulla toglie all'ateneo di Catanzaro. I posti che a partire dal prossimo anno accademico saranno conferiti per la laurea in medicina e chirurgia all'Unical saranno aggiuntivi. E le statistiche dimostrano come sotto questo aspetto, la Calabria sia attualmente fanalino di coda in Italia per numero di sedi di medicina rispetto agli abitanti. Tanto che, sempre sulla base dei dati forniti dal Miur, circa cinquecento studenti calabresi si sono dovuti iscrivere ai corsi di medicina di altre regioni oppure di paesi esteri, numero questo che risulta quasi raddoppiato rispetto a quello dei tre anni precedenti, segnale di un crescente bisogno di nuovi posti proprio nella nostra regione».
Vantaggi anche per l'Annunziata di Cosenza
Come si ricorderà già nel 2021 l'Università della Calabria aveva inaugurato un analogo corso di laurea in medicina e chirurgia condotto congiuntamente proprio con la Magna Grecia di Catanzaro per la parte clinica. La differenza rispetto a quella iniziativa è che quella odierna è interamente intranea al Campus di Arcavacata, con professori medici e ricercatori alle dirette dipendenze dell'Unical: «In maniera graduale – afferma il rettore Nicola Leone – reparti ospedalieri diventeranno reparti a guida universitari. Condivideremo così personale sanitario ed anche attrezzature per formazione, ricerca ed assistenza. Già nelle prossime settimane, dopo la sottoscrizione delle convenzioni, ben undici figure alle nostre dipendenze prenderanno servizio nelle corsie del nosocomio bruzio a nostre spese». Bisogna sottolineare che il corso di medicina e chirurgia che sarà attivato dall'Unical in convenzione con l'Azienda Ospedaliera di Cosenza non sostituirà quello già in essere dal 2021 attivato in convenzione con l'Università della Magna Gracia di Catanzaro, ma si aggiungerà ad esso.
I precedenti accordi restano in piedi
Quindi dall'anno accademico 2023/2024 in Calabria gli aspiranti medici potranno contare sugli oltre trecento posti storicamente essi a concorso nell'ateneo del capoluogo di regione, sui circa 75 posti del corso di medicina dell'Unical attivato in convenzione con la Magna Grecia e sugli ulteriori posti disponibili con il corso di medicina attivato in convenzione con l'Azienda Ospedaliera di Cosenza, stimati in circa 60 unità. La novità potrebbe imprimere un determinante impulso alle procedure per la costruzione del nuovo Hub per il quale Palazzo dei Bruzi ha già individuato l'area attigua alla stazione di Vaglio Lise.
Il nuovo ospedale
Dal comune di Rende la giunta, orfana per il momento del sindaco Marcello Manna, già chiede un ripensamento alla classe dirigente locale, riproponendo l'idea di realizzare il nuovo ospedale, che a questo punto potrebbe anche essere classificato come policlinico universitario, nei pressi del Campus dove vi sono terreni liberi già di proprietà pubblica, appartenenti alla Provincia di Cosenza. «Sulla collocazione siamo pronti a discutere» ha chiosato sul punto il rettore.