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Secondo l’accusa avrebbero determinato un danno all’erario per ben 11 milioni di euro. Per gli investigatori di allora l’Inps di Rossano rappresentava una gallina dalle uova d’oro. Oggetto del contendere: la compravendita di giornate agricole. Furono coinvolti circa quattromila braccianti agricoli percettori di indennità previdenziali di disoccupazione e di malattia agricola dietro il versamento di somme di denaro per la compravendita di giornate agricole. Ebbene, dopo dieci anni dall’operazione denominata Senza Terra è giunta la prima sentenza.
Cade l’accusa di associazione a delinquere (estinzione del reato), per sindacalisti, politici, professionisti, imprenditori, dipendenti Inps. La pronunzia arriva dal collegio penale, presso il Tribunale di Castrovillari (presieduto dalla dottoressa Giuseppa Ferrucci, a latere i giudici Marianna Ferrante e Rosamaria Pugliese). Fu una imponente operazione che ebbe una straordinaria cassa di risonanza mediatica oltre confine. Furono emesse ben quindici custodie cautelari e venti obblighi di firme, oltre ai sigilli a patronati e beni immobiliari. Scattarono le manette per Antonio Caravetta, già consigliere provinciale di Cosenza e del consiglio comunale dell’ex comune di Corigliano Calabro, ed anche direttore del patronato Epas. Con lui vennero coinvolti i suoi stretti collaboratori Giorgio Pucci e Cosimo Damiano Potentino.
Ad avvalorare le tesi dell’accusa la testimone chiave dell’intera vicenda, l’ex direttrice dell’Inps di Rossano Maria Giovanni Cassiano che, però, non si è mai presentata nonostante le ripetute sollecitazioni.
La sentenza di non luogo a procedere per la contestata associazione a delinquere riguarda: Antonio Carmine Caravetta, Cosimo Damiano Potentino (difesi dagli avvocati Francesca Caracciolo e Paolo Pisani), Sergio Berardi (difeso dall’ avvocato Andrea Salcina), Luciano Campilongo (avv. Giuseppe Tagliaferro), Francesco Linardi (avv. Fabio Salcina), Francesca Lombisani (avv. Osvaldo Romanelli), Giorgio Francesco Pacifico (avv. Giuseppe Vena), Innocenzo Siciliano (avv. Mauro Mitidieri), Giuseppe Taranto (avv. Carnuccio e Fabio Salcina), Piero Andrea Zangaro (avv. Pasquale Di Iacovo), Antonio Caravetta, 61 anni, (avv. Brandi Cordasco Salimena). I giudici hanno inoltre assolto perché il fatto non sussiste il direttore dell’Epas Antonio Carmine Caravetta, Giorgio Pucci e Francesca Lombisani dalle accuse di peculato, corruzione e concussione.
In una prima fase furono archiviati tutti i dipendenti Inps (83). Il 18 giugno del 2021 per la corte aveva proceduto al proscioglimento di altri soggetti coinvolti nell’inchiesta. Il fascicolo venne trasmesso anche alla distrettuale antimafia e l’allora procuratore non individuò profili in materia di antimafia.