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Decisamente più piana la strada dell'accertamento della contiguità alla cosca di Cutro retta da Nicolino Grande Aracri a carico di Salvatore Scarpino già coinvolto in diverse operazioni: ultime delle quali Kyterion e Kyterion 2 e condannato in primo grado a dieci anni di reclusione.
I precedenti
Le attività investigative compiute dalla Dia e che hanno portato questa mattina alla confisca di fabbricati, terreni, appartamenti e società intestati all'imprenditore operante nel settore della lavorazione del legname si basano sui provvedimenti di fermo emessi dalla Procura distrettuale antimafia e che inquadrano Salvatore Scarpino come "noto imprenditore affiliato alla consorteria cutrese per conto della quale si impegna in operazioni finanziarie e bancarie e investimenti commerciali anche attraverso prestanome che operano in tutto e per tutto a suo nome. Mantiene contatti diretti e frequenti con il capo locale Nicolino Grande Aracri e si pone da intermediario fra questi ed altri soggetti estranei all'associazione al fine di consentire l'avvicinamento a settori istituzionali anche per il tramite di ordini massonici e cavalierati".
Scatole cinesi
Come nel gioco delle scatole cinesi, Salvatore Scarpino svuotava o indirizzava denaro ad una delle tante società di cui risulta intestario. Le indagini della Procura distrettuale antimafia hanno consentito di ricostruire i corposi flussi di denaro tra le società Iples, Iple e As Legno e di dimostrare la riconducibilità all'imprenditore nonostante l'intestazione formale fosse spesso differente. In particolare, la Iples e la As Legno intestate a due ex dipendenti sono state progressivamente svuotate a vantaggio della Iple intestata alla moglie di Scarpino nel tentativo di eludere le investigazioni patrimoniali. Le indagini hanno inoltre dimostrato che l'imprenditore rivestisse un ruolo centrale nella gestione delle tre società attraverso l'esame delle movimentazioni finanziarie, la valutazione che le maestranze siano state spostate sistematicamente da una società all'altra circostanza confermata anche dal fatto che la sede legale delle tre società fosse situata sulle medesime particelle catastali.
Luana Costa