Sarà la Corte d’appello di Catanzaro a pronunciarsi sulla ricusazione chiesta dalla Dda e dall’avvocato Scinica nei confronti dei due magistrati
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Non cambieranno i giudici del nuovo maxi processo contro la ’ndrangheta a Vibo Valentia. Arriva una decisione a “sorpresa” del presidente del Tribunale, Antonio Di Matteo, nel procedimento Maestrale-Carthago-Olimpo-Imperium in corso dinanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia.
Nonostante nella scorsa udienza la presidente del Collegio, Tiziana Macrì, e il giudice a latere Giulia Conti avessero deciso di astenersi a seguito dell’invito della Dda di Catanzaro ed anche da parte di alcuni difensori degli imputati (l’avvocato Paride Scinica su tutti), il presidente del Tribunale ha deciso di rigettare la dichiarazione di astensione del giudice Macrì e di accoglierla solamente per la dottoressa Conti ma limitatamente a due capi di imputazione.
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La decisione del presidente Di Matteo consente quindi ai due magistrati del Collegio di continuare per ora a celebrare il maxiprocesso (188 in totale gli imputati) ma sull’intera vicenda sarà la Corte d’Appello di Catanzaro a doversi pronunciare. Sia la Dda che l’avvocato Paride Scinica (difensore di Pantaleone e Luigi Mancuso) hanno infatti depositato alla Corte d’Appello apposite istanze di ricusazione nei confronti dei due magistrati e spetterà alla Corte fissare ora un’apposita udienza di discussione. Continua a leggere sul Vibonese.