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Marisa Garofalo, sorella di Lea, ha risposto alle parole di don Ciotti che, dopo le polemiche suscitate dalla fiction dedicata alla storia di Lea, ha chiarito che è Denise a non voler vedere la zia. Marisa risponde e lo fa in una intervista rilasciata ad Antonio Anastasi del Quotidiano del Sud. Marisa chiarisce di aver "fatto sentire in tante sedi pubbliche la propria voce, con il chiaro intento di mantenere vivo il ricordo della sorella e far comprendere come il sacrificio di Lea debba rappresentare un monito ed uno pungolo alle Istituzioni ed ai cittadini affinché in Italia e in Calabria, in primo luogo, sia assicurato uno spazio di sicurezza, libertà e giustizia". Per quanto riguarda la lettera in cui chiedeva di non essere citata nel film, Marisa risponde che l'ha inviata "soltanto perché la fiction era già in via di realizzazione e nessuno aveva inteso interpellarmi, per la buona riuscita dell'opera, che poteva diventare un capolavoro, avrei potuto dare tante informazioni. Ma visto che avevano già fatto tutto, a quel punto ho chiesto di non essere più interpellata". La sorella di Lea continua parlarno di Denise e non accetta che a parlare per lei siano 'Libera' e don Ciotti. "Voglio parlare con Denise e non mi rassegno - ha dichiarato la Garofalo al Quotidianodelsud - Voglio sentire direttamente da mia nipote, senza alcun tramite, quali sono le motivazioni per cui non vuole incontrarmi. Voglio che ci incontriamo da sole e se davvero non vuole incontrarmi rispetterò la sua scelta. Ma me lo deve dire lei, non don Ciotti, che non serve faccia da tramite".