Arriva la sentenza del gup del tribunale di Cosenza per gli imputati che avevano scelto il rito abbreviato. Raffica di proscioglimenti anche nel rito ordinario
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Archiviato il presunto caso di corruzione che riguardava Marcello Manna, contro il sindaco sospeso dalla carica e il suo ex vice Annamaria Artese resta in piedi solo l’accusa di turbativa d’asta
Marcello Manna assolto nel processo Malarintha. La sentenza è stata emessa dal gup del tribunale di Cosenza Letizia Benigno. Il giudice di merito ha emesso anche una raffica di proscioglimenti per quegli imputati che avevano deciso di scegliere il rito ordinario.
Per Manna (difeso dall’avvocato Nicola Carratelli) è senza dubbio una vittoria importante in chiave processuale alla luce delle determinazioni ministeriali che avevano portato allo scioglimento del comune di Rende, causato a dire la verità soprattutto per le imputazioni presenti a Reset.
Le altre assoluzioni del processo abbreviato di Malarintha riguardano:
Maria Vittoria Campesi (difesi dagli avvocati Ornella Nucci e Pierfrancesco Fazzolari)
Maria Brunella Patitucci (difeso dall’avvocato Gabriella Marini Serra)
Sandro Campesi (difesi dagli avvocati Ornella Nucci e Pierfrancesco Fazzolari)
Annunziata Maria Rita Cristaudo (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
Condanna invece per Alessandro Sturino (un anno e 10 mesi, pena sospesa).
Malarintha, gli imputati prosciolti
Il gup Letizia Benigno, come dicevamo, ha prosciolto tanti imputati che, salvo poche eccezioni, non affronteranno l’istruttoria dibattimentale. Nell’elenco ci sono:
Massimino Aceto (capi 4 e 42)
Angelo Alò (difeso dagli avvocati Pierluigi Pugliese e Antonio Convertini)
Rita Arena (difeso dall’avvocato Franco Locco)
Pietro Arì (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
Anna Maria Artese (difeso dall’avvocato Giorgio Misasi)
Danilo Borrelli (difeso dall’avvocato Vincenzo Adamo)
Franco Borrelli (difeso dall’avvocato Vincenzo Adamo)
Giuseppe Cavallo (difeso dall’avvocato Angelo Pugliese)
Antonio Castiglione (difeso dall’avvocato Michele Franzese)
Vincenzo Costantino (difeso dall’avvocato Giuseppe Lanzino)
Cesare Florio (capo 4) (difeso dall’avvocato Alessio Luchetta)
Francesco Garritano (difeso dagli avvocati Angelo Di Novi e Giuseppe Rusconi)
Francesco Greco (difeso dall’avvocato Francesco Chiaia)
Giovanni Mazzuca (difeso dall’avvocato Fabio Bonofiglio)
Francesco Minutolo (capi 4, 13, 14, 16, 16 bis, 23, 25, 26, 32, 34, 36, 63, 62 e 64)
Mariano Mirabelli (difeso dall’avvocato Nicola Carratelli)
Michele Mirabelli (capo 32) (difeso dall’avvocato Nicola Carratelli)
Rosaria Carmela Morrone (difeso dagli avvocati Nicola Cellini e Michele Franzese)
Aurelio Perugini (difeso dall’avvocato Nicola Carratelli)
Giuseppe Rende (difeso dall’avvocato Dorothy De Cicco)
Luigi Rovella (difeso dagli avvocati Gabriele Onofrio e Franco Napolitano)
Andrea Sorrentino (difeso dall’avvocato Gianluca Garritano)
Roberta Vercillo (difesa dall’avvocato Luca Acciardi)
Lavinia Volpentesta (difesa dall’avvocato Stefano Nimpo)
Tecnoimpiati Cre srl
Mariano Mirabelli srl (capo 32 bis)
A processo finiscono:
Francesco Minutolo (difeso dagli avvocati Marco Facciolla e Francesco Muscatello)
Massimino Aceto (difeso dagli avvocati Antonio Quintieri e Gianluca Garritano)
Roberto Beltrano (difeso dall’avvocato Francesco Chiaia)
Emilio Bruni (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
Cesare Florio (difeso dall’avvocato Alessio Luchetta)
Gianluca Bruni (difeso dall’avvocato Enzo Belvedere)
Pietro De Rose (difeso dall’avvocato Stefano Cavalcanti)
Bruno Marucci (difeso dall’avvocato Nicola Carratelli)
Angelo Ruffolo (difeso dall’avvocato Rosa Ippolito)
Pietro Salituro (difeso dall’avvocato Maurizio Nucci)
Michele Mirabelli (difeso dall’avvocato Nicola Carratelli)