Vittorio Scerbo dichiara di aver quasi completato le somministrazioni di siero anti Covid agli ultraottantenni nel comune del Catanzarese: «Questa è la modalità corretta di intervento per accelerare la campagna»
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«Mancano pochissimi over 80 a Marcellinara per chiudere la somministrazione della prima dose di vaccino e non si può non lanciare l’appello affinché non si interrompa questa modalità efficace, avviata anche in tanti altri centri, per far proseguire la vaccinazione anticovid direttamente nei Comuni anche per over 70 e soggetti fragili, senza spostamenti e caotiche attese».
La richiesta del sindaco di Marcellinara, Vittorio Scerbo, inviata al Commissario ad acta, Guido Longo, al Presidente ff della Regione Calabria, Nino Spirlì, al Delegato regionale per l’emergenza Covid e alla commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro.
«Ho acquisito la disponibilità dei medici di medicina generale a proseguire nella vaccinazione nel Poliambulatorio messo a disposizione dall’amministrazione comunale– ha spiegato Scerbo – come la volontà di collaborazione anche da parte delle associazioni locali già coinvolte, Avis e Consulta Giovani, e del gruppo comunale volontari di Protezione civile, perché è stata realizzata una modalità intelligente e proficua di azione. Non sono servite piattaforme telematiche, che poi abbiamo visto, in queste settimane, il caos gestionale che hanno determinato: sulla base delle priorità stabilite sono stati avviati contatti telefonici diretti con i destinatari e tutti i consensi informati sono stati acquisiti agevolmente grazie al fattivo lavoro degli uffici comunali».
«Sono i dati che ci dicono che questa è la modalità corretta di intervento per accelerare la campagna vaccinale: contatto diretto e soprattutto clima empatico e familiare, per la rassicurazione principalmente di tutti i familiari, a cui aggiungere poi le dosi di vaccino che servono in numero congruo ed adeguato. Tutto questo non fa altro che facilitare il raggiungimento del quasi 100% dei soggetti destinatari: a Marcellinara, infatti solo due over 80, su 144, hanno rifiutato la somministrazione del vaccino».
«È evidente – ha concluso Vittorio Scerbo – che con assegnazioni importanti di vaccini i 200 over 70 che sono residenti nel nostro Comune si vedrebbero somministrata la dose, in tutta tranquillità, senza spostarsi, in pochissimi giorni, così come i soggetti fragili, individuati già dai medici di medicina generale. Speriamo, pertanto, che quest’appello non cada nel vuoto, ricevendo subito le indicazioni necessarie per non interrompere un esempio di sanità prossima al cittadino finalmente umana, efficace, efficiente ed economica».