Il sindaco della città capoluogo sul nubifragio che si è abbattuto ieri sulla Calabria, in particolare sulla fascia jonica: «L’esperienza ci ha aiutato, oggi ci rimbocchiamo le maniche»
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«Abbiamo avuto preoccupazione, abbiamo avuto paura ma devo dire che l'esperienza, ahimè, accumulata in questi anni ci ha aiutato». Così il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, commenta gli effetti del nubrifagio che nel primo pomeriggio di ieri si è abbattuto sulla fascia ionica e sulla città di Catanzaro provocando allagamenti, lo straripamento di alcuni torrenti e l’innalzamento del livello del torrente Fiumarella.
Disagi si sono registrati in tutta la città. I vigili del fuoco in un comunicato confermano come «è migliorata la situazione meteo sulla costa ionica. Da ieri sono stati svolti oltre 70 interventi per soccorrere autisti in difficoltà, prosciugamenti e dissesti statici, soprattutto nei comuni di Montepaone, Cropani, Squillace e Sellia Marina».
Per il sindaco di Catanzaro, attimi di paura. «Una bomba d’acqua non prevista in quella intensità e soprattutto in quella durata» ha chiarito. «Ha piovuto tantissimo e per molte ore, ci sono stati record di precipitazioni soprattutto nel quartiere Santa Maria e in centro storico».
«Il territorio tutto sommato ha tenuto – dichiara il primo cittadino – certamente oggi stiamo facendo la conta dei danni. C’è la necessità di ripulire dal fango molte strade, molti danni sulla rete viaria e soprattutto adesso dobbiamo fare i conti con l’allagamento del serbatoio di Alli e criticità sul Corace».
Carenza idrica
Nella serata di ieri Sorical ha comunicato problemi alla cabina che alimenta l’impianto. L’amministrazione comunale ha disposto la chiusura per la giornata odierna di alcuni istituti scolastici del quartiere marino.
«Confidiamo molto in Sorical – ha aggiunto il sindaco –, ci ha rassicurati sulla tempestività degli interventi. Emerge qualche problema di allagamento anche nel depuratore per cui i nostri tecnici stanno monitorando la situazione. Ci rimbocchiamo le maniche e come sempre cerchiamo di fare nel miglior modo possibile perché questo è un territorio fragile che ha bisogno di una cura particolare. Abbiamo bisogno che ci diano una mano soggetti diversi, ad esempio, per la pulizia delle caditoie, la pulizia del torrente la Fiumarella, una sfida che va al di là delle risorse del comune. Una cosa voglio dire però, siamo anche vittima di una minoranza di incivili perché quello che viene lasciato nei fiumi e sul territorio è incredibile. Per quanto ci possiamo sforzare, ci sono però incivili che riempiono la città di rifiuti».