«La Calabria è in piena emergenza per il dissesto idrogeologico, con oltre il 90% del territorio classificato ad alto rischio frane e alluvioni, secondo i dati Ispra 2024. La mancata manutenzione delle infrastrutture e il degrado del territorio espongono i cittadini a pericoli quotidiani. È inaccettabile che, nonostante questa situazione, manchi ancora un piano di intervento strutturato e
mirato a proteggere il nostro territorio e le nostre comunità». Lo afferma, in una nota, Mariaelena Senese, segretaria generale
Uil Calabria.

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«Non vogliamo fare terrorismo mediatico anche perché le immagini delle ultime ore sono sotto gli occhi di tutti - aggiunge Senese - ma la Calabria è da bollino rosso. Ci sono vari indicatori che la collocano in una posizione di alto pericolo: la conformazione morfologica; le ricadute dei cambiamenti climatici e gli incendi boschivi che hanno reso più fragile il nostro territorio. Davanti a tutto questo, però, continuiamo ad agire come se vivessimo nel paese dei balocchi. Preferiamo gestire tutto quanto accade in regime emergenziale, con enorme dispendio di risorse umane ed economiche, anche sull'onda delle forti emozioni che durano qualche giorno, mentre trascuriamo colpevolmente la prevenzione».

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«In Calabria la manutenzione costante, la pulizia degli alvei fluviali, il presidio sul territorio, il monitoraggio continuo, la progettazione e la programmazione di interventi dopo un accurata analisi e valutazione del territorio definendo le priorità territoriali - sostiene al segretaria regionale dell'Uil - sono buone presi che rimangono intrappolate nel libro dei sogni. Per il monitoraggio del rischio idrogeologico sono stati stanziati 500 milioni del Pnrr. Dopo quanto accaduto in queste ore in Calabria non possiamo non chiederci che fine abbiano fatto questi fondi? Uno stanziamento irrisorio per la realtà con la quale si trova a fare i conti la Calabria ma che vanno, comunque, spesi per fare prevenzione. Chiediamo, quindi, al governo regionale e nazionale un piano straordinario di investimenti per la messa in sicurezza del territorio, che preveda fondi adeguati per la prevenzione e la manutenzione. Non possiamo permettere che il dissesto idrogeologico continui a causare danni irreparabili, come accaduto troppo spesso nel passato. La protezione delle vite umane e la salvaguardia delle nostre aree deve essere una priorità assoluta».

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«Non possiamo più aspettare - conclude il segretario generale della Uil Calabria Senese - che tragedie colpiscano le nostre comunità prima di agire. La Uil Calabria continuerà a monitorare la situazione e a fare pressione affinché le istituzioni competenti intervengano in modo tempestivo ed efficace».