Il blitz

La mafia su appalti pubblici e Pnrr, 2 arresti: i lavori aggiudicati eseguiti anche da società calabresi

I due fermati, attraverso la costituzione di società, con sede a Milano, avrebbero perseguito interessi imprenditoriali del clan mafioso dei "barcellonesi", attivo in provincia di Messina. Sequestri per 5 milioni di euro

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di Redazione Cronaca
18 luglio 2024
08:43

La Dia di Milano ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, nei confronti di due persone che attraverso la costituzione di società, principalmente operanti nel settore edilizio, tutte con sede a Milano, avrebbero perseguito gli interessi imprenditoriali del clan mafioso dei "barcellonesi", attivo sul versante tirrenico della provincia di Messina.

In particolare, i destinatari della misura restrittiva, già colpiti in passato da misure di prevenzione patrimoniali sarebbero responsabili, in concorso con altri, di intestazione fittizia di diverse società aggiudicatarie di appalti pubblici, sull’intero territorio nazionale, alcuni dei quali di ingente importo, finanziati con fondi del Pnrr, senza incorrere nelle misure interdittive delle autorità prefettizie.


Una volta ottenuta l’aggiudicazione delle commesse, spesso in associazione temporanea con altre imprese, le società riconducibili agli indagati provvedevano poi a conferire l’esecuzione materiale dei lavori ad altre società, anche con sede in Calabria. La Dia, in stretta collaborazione con il Gico del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di finanza di Milano ha disposto il sequestro preventivo in via d’urgenza di aziende, beni immobili e conti correnti per un valore complessivo stimato in 5 milioni di euro in diverse regioni e ha visto la partecipazione del Gico e dei centri operativi Dia di Roma, Catania, Messina, Firenze, Napoli, Catanzaro. 

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