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Restano in carcere Rocco Rotolo e Salvatore Ruggiero, accusati di essere il collegamento tra la ‘ndrangheta e l’organizzazione criminale romana con a capo Massimo Carminati. A deciderlo è stato il tribunale del riesame che ha respinto la richiesta della difesa di revoca o modifica dell’ordinanza di custodia cautelare. In particolare Rotolo e Ruggiero, sono, per gli inquirenti, colore che per anni hanno garantito il collegamento tra il clan Mancuso di Limbadi e le cooperative di Salvatore Buzzi, fedelissimo di Carminati. A Roma il clan di Limbadi era rappresentato dall’imprenditore Giovanni Campennì, anch’egli in carcere, da tempo in affari con Carminati.
Per i giudici : “Vi è prova che Mafia Capitale ha avuto rapporti d’affari con l’organizzazione mafiosa calabrese e che le due compagini hanno interagito tra loro dimostrando rispetto reciproco. Dalle conversazioni intercettate si evince chiaramente che le due organizzazioni sono sullo stesso piano di importanza e che si spartiscono le sfere di competenze territoriali ed economiche”. Per il tribunale del riesame, inoltre “è di immediata evidenza che se una consolidata associazione di stampo mafioso, come la 'ndrangheta, decide di interagire con un’altra organizzazione per la gestione degli affari illeciti, vuol dire che riconosce a tale organizzazione la medesima dignità criminale che ritiene di possedere”.