Il viaggio con una destinazione diversa da quella programmata in partenza si concluderà oggi, lungo la navata della chiesa di Brattirò.

Madre e figlia, come sempre, in un abbraccio che sì, ora sì, sarà eterno. Figlia e madre, unite sin dalla nascita anche nella morte, trovata in un tristissimo giorno di novembre, il 14, sull’autostrada Caserta-Salerno di ritorno da Roma, dopo l’ennesimo controllo medico per un male incurabile.  

Teresa Furchì, 50 anni, la mamma, Caterina Costa, la “bambina di casa”, anche se ormai aveva raggiunto i 25 anni: era lei che da tempo lottava come un leone per vivere.

Oggi, il silenzio ed il lutto cittadino proclamato dal sindaco di Drapia Alessandro Porcelli sarà solo per loro. Perché ci sono tragedie che non possono essere sopportate in altro modo, se non che con pochissimi gesti e nessuna parola.

 

Serrande dei negozi abbassate, dunque e sospensione di ogni attività ludico ricreativa per manifestare il cordoglio della città alle famiglie Costa-Furchì, a partire dalle ore 12 fino alle 18, mentre il parroco nel corso della celebrazione dei funerali, fissati per le ore 14,30, proverà a dare il conforto della fede anche al papà Antonio Costa, che adesso dovrà fare i conti con una ferita ben più grave di quelle causate dall'incidente.   

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