Mimmo Lucano sarà ospite domenica 21 ottobre di Fabio Fazio a “Che tempo che fa”, in prima serata su Raiuno. L’intervista al sindaco (sospeso) di Riace sarà in diretta dagli studi Rai di Corso Sempione a Milano, e sarà incentrata tutta sul tema dell'immigrazione e del cosiddetto "modello Riace", di fatto cancellato dal ministro dell'Interno Matteo Salvini e in difesa del quale in questi giorni si stanno mobilitando intellettuali, artisti e società civile.

Immediata la reazione della Lega, che ha chiesto ai vertici di Viale Mazzini di non invitare Lucano in tv. «Nonostante la revoca agli arresti domiciliari è evidente come Lucano sia accusato di aver violato norme civili, amministrative e penali sull'accoglienza -. Affermano i parlamentari del Carroccio e membri della commissione di vigilanza Rai Paolo Tiramani, Massimiliano Capitanio, Simona Pergreffi, Dimitri Coin, Igor Iezzi, Giorgio Maria Bergesio e Umberto Fusco - La tv pubblica non può divulgare modelli distorti sull'onda di strumentalizzazioni ideologiche. Sulla questione prepareremo, inoltre un'interrogazione in commissione di vigilanza Rai».

 

Una presa di posizione assurda per il senatore del Pd Ernesto Magorno, che su Twitter ha sottolineato come «La Rai non è proprietà del partito, ma è patrimonio di tutti, è un simbolo della democrazia che può e deve raccontare storie di pace come quella di Riace». Sulla vicenda si è espresso anche Nicola Fratoianni (LeU) che, ironicamente, ha evidenziato come «La Rai non è Telepadania – ha tuonato - E francamente - continua - parlare in tv del modello di accoglienza del Comune di Riace è sicuramente più interessante e istruttivo che ascoltare politici leghisti che fanno notizia - conclude Fratoianni - solo per episodi di razzismo e di egoismo...».

Un monito arriva anche da Fnsi e Usigrai che, in una nota congiunta ricordano che non spetta ai partiti decidere chi può essere ospite di una trasmissione televisiva: «Siamo certi che nessuno in Rai cederà al veto dei parlamentari della Lega su Domenico Lucano. La soluzione non è mai cancellare. Ma semmai aumentare le occasioni di ascolto, di confronto e di dibattito. È di questo che si nutre la democrazia liberale», si legge nel comunicato. Per questo anzi Fnsi e Usigrai rilanciano la richiesta alla Rai di «mandare in onda la fiction su Riace con Beppe Fiorello, magari accompagnandola con una serata di approfondimento giornalistico per raccontare il modello di accoglienza e le indagini in corso».