I legali Daqua e Pisapia: «Non ha avuto alcun vantaggio dalla sua azione di sindaco di Riace e come è emerso nel corso del processo si è sempre impegnato per la sua comunità»
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«Non commentiamo la sentenza. L'unica cosa che posso dire é che la impugneremo». Lo ha detto l'avvocato Andrea Daqua, uno dei legali di Mimmo Lucano in merito alla sentenza con cui il Tribunale di Locri ha condannato l'ex sindaco di Riace a 13 anni e due mesi di reclusione.
«Oltre tredici anni di carcere – aggiunge il legale insieme al collega Pisapia - per un uomo come Mimmo Lucano che vive in povertà e che non ha avuto alcun vantaggio patrimoniale e non patrimoniale dalla sua azione di sindaco di Riace e, come è emerso nel corso del processo si è sempre impegnato per la sua comunità e per l'accoglienza e l'integrazione di bambini, donne e uomini che sono arrivati nel nostro Paese per scappare dalle guerra, dalle torture e dalla fame».
Secondo gli avvocati Pisapia e Dacqua, «è difficile comprendere come il Tribunale di Locri non abbia preso nella giusta considerazione quanto emerso nel corso del dibattimento, durato oltre due anni, che aveva evidenziato una realtà dei fatti ben diversa da quella prospettata dalla pubblica accusa». «Per ora purtroppo possiamo solo sottolineare che non solo la condanna, ma anche l'entità della pena inflitta a Mimmo Lucano sono totalmente incomprensibili e ingiustificate - concludono - e attenderemo le motivazioni della sentenza per poter immediatamente ricorrere in appello nella convinzione che i successivi gradi di giudizio modificheranno una decisione che ci lascia attoniti».
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