All'iniziativa, presentata questa mattina, interverranno tra gli altri il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho, e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso
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«Vogliamo tutta un'altra Italia, libera dalle mafie, libera dal lavoro sfruttato. La Cgil contro la presenza mafiosa nel sistema economico, sociale e istituzionale». E' questo il leitmotiv scelto dalla Camera del Lavoro calabrese per la manifestazione per la legalità, organizzata con i colleghi dell'Emilia Romagna e del nazionale a Cirò Marina il prossimo 12 luglio. L'iniziativa – presentata questa mattina a Crotone dal segretario regionale calabrese Angelo Sposato e dal segretario territoriale Raffale Falbo – vedrà gli interventi del segretario della Cgil nazionale Giuseppe Massafra, del prefetto di Crotone Cosima Di Stani, del segretario generale della Cgil emiliano romagnola Luigi Giove, del presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Rosy Bindi, del Procuratore nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho, del segretario generale della Cgil nazionale Susanna Camusso, oltre che dei due sindacalisti sopra citati, coordinati dal collega e responsabile Legalità della Fnsi Michele Albanese. Al centro della manifestazione il fenomeno mafioso e le operazioni portate a termine dalle forze dell'ordine, a partire da “Stige” - non a caso è stato scelto proprio il Comune di Cirò Marina come luogo dove si svolgerà l'iniziativa - fino a quelle avvenute negli ultimi giorni sul territorio crotonese.
«Riteniamo – ha dichiarato il segretario Falbo – che dopo il lavoro svolto dalla Magistratura, ci deve essere dall'altra parte il corpo sociale che deve fare il proprio dovere, insieme a tutta la comunità. Non è la prima volta che la Cgil interviene su questo tema: il messaggio che vogliamo lanciare è che vogliamo che tutti facciano la propria parte e che si lavori nella stessa direzione».
«E' un'iniziativa importante – ha dichiarato il segretario Sposato – per fare la nostra parte in questa nuova stagione anti 'ndrangheta che le procure calabresi e la DDA stanno svolgendo con grande impegno. Era doveroso da parte nostra sostenere questo lavoro con delle iniziative che non hanno solo il valore del convegno fino a se stesso, ma che hanno un alto valore simbolico, fatte in luogo da dove è partita una delle più importanti operazioni giudiziarie anti 'ndrangheta (“Stige n.d.r.), e poi perchè vogliamo creare una rete associativa per costituirci parte civile nei processi. Il 12 luglio annunceremo la costituzione di parte civile al processo “Stige”, lo abbiamo fatto con “Gotha” e “Santa Tecla”, non solo per dare la testimonianza e la vicinanza della Cgil a questa stagione antimafia portata avanti dai procuratori Gratteri, Bombardieri, Facciolla, ma anche perchè vogliamo assumerci la responsabilità sociale. In questo momento anche le organizzazioni sindacali devono dire da che parte stanno, e noi stiamo dalla parte della legalità insieme a tutti i procuratori impegnati nella lotta alla 'ndrangheta».
Parallelamente al tema della manifestazione a Cirò Marina, il segretario regionale Angelo Sposato sta effettuando un giro in Calabrese in cui sta incontrando i vari prefetti delle province: «abbiamo posto all'attenzione tre questioni – ha dichiarato – la prima riguarda l'impegno comune contro lo sfruttamento del lavoro nero, istituendo delle commissioni permanenti a cadenza periodica che pongano all'attenzione una serie di interventi; la seconda questione che abbiamo posto ai prefetti è l'istituzione dei comitati per i beni confiscati, previsti dal nuovo codice antimafia, un tema di lotta e contrasto alla 'ndrangheta; terzo tema che abbiamo posto riguarda l'emergenza immigrazione, dove abbiamo detto che bisogna riunire periodicamente i consigli territoriali, che stanno in capo alle prefetture, abbiamo alcune punte di criticità diverse come Gioia Tauro con la tendopoli».