Indagati per estorsione aggravata dal metodo mafioso un elemento di spicco della cosca Giampà di Lamezia Terme e di un commerciante. Quest'ultimo, infatti, secondo le ricostruzioni, avrebbe chiesto aiuto alla 'ndrangheta ed estorto 140.000 euro a un suo fornitore.

 

Per questi motivi i finanzieri di Lamezia Terme hanno notificato un avviso di conclusione indagini preliminari con contestuale avviso di garanzia, emesso dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

 

A finire in carcere, Emiliano Fozza, 37 anni; Domenico Sirianni, 31 anni; Pino Strangis, 41 anni; Carmine Vincenzo Notarianni 59 anni; Antonio Fragale, 55 anni; Giuseppe Ammendola, 33 anni; Antonio Muraca 47 anni. 

  

Secondo gli investigatori, la vicenda non riguarda il classico "pizzo" imposto dalle cosche agli operatori economici, ma al contrario evidenzia come, in alcuni casi, quella che dovrebbe essere la parte sana della società chiede aiuto alla 'ndrangheta per il raggiungimento di scopi illeciti.

 

Infatti, dalle indagini è emerso che un commerciante lametino, titolare di un'azienda di vendita all'ingrosso di abbigliamento che nel 2008 era sottoposta a procedura fallimentare, chiedeva e otteneva l'intervento di un esponente di vertice della cosca Giampà, al fine di far recedere coattivamente un creditore dall'azione legittimamente intrapresa.

 

Quest'ultimo intimorito da tale intervento, effettivamente rinunciava a proseguire nell'azione legale per evitare di subire atti ritorsivi, rimettendo forzatamente un credito presso il commerciante indagato, pari a 140mila euro, importo costituente illecito profitto conseguito a seguito della estorsione commessa.

 

La Guardia di Finanza, infine, oltre alla sopracitata somma, ha accertato, per la vittima, ulteriori danni pari a 40mila euro per la mancata detrazione fiscale e 11.200 euro relativi a somme di interesse precedentemente corrisposte ad una banca, a causa del mancato pagamento di merce del commerciante indagato.

 

Nella stessa giornata, la Polizia di Stato di Catanzaro ha arrestato 7 persone, sempre appartenenti alla cosca di 'ndrangheta Giampà di Lamezia Terme, dando esecuzione ad un provvedimento emesso dalla Corte di Assise di Appello di Catanzaro, che ha fatto propria l'istanza di applicazione della misura cautelare avanzata dalla locale procura generale presso la Corte d'Appello.

 

I soggetti erano stati già coinvolti nell'operazione "Perseo", risalente al luglio del 2013 e condotta dagli uomini della squadra mobile di Catanzaro che, in virtu' del provvedimento emesso dal gip, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, aveva disarticolato l'organigramma criminale della consorteria di 'ndrangheta riferibile alla famiglia Giampa', che imperversava sul Lametino.