L'uomo è stato beccato grazie a una fototrappola. Già noto ai carabinieri forestali, dopo aver subito diverse denunce per reati in ambito venatorio
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Ha subito diverse denunce per reati in ambito venatorio e gli sono già state ritirate la licenza di caccia e porto d'armi ma, malgrado ciò, non si è dato per vinto esercitando l'uccellagione.
Un settantenne di Galatro, nel Reggino, è stato denunciato per l'ennesima volta dai carabinieri forestali che erano da tempo sulle sue tracce. Dopo avere trovato, in una impervia zona boscosa a monte del comune del reggino, lungo la valle del Fiume Fermano, delle reti già in opera con alcuni fringuelli impigliati ancora vivi, subito liberati, i militari hanno posizionato tra la vegetazione delle particolari fototrappole in dotazione, che hanno catturato l'immagine del bracconieri facilmente identificato essendo una vecchia conoscenza dei militari.
La perquisizione domiciliare che ne è seguita ha consentito di trovare numerose reti da uccellagione, cinque esemplari di ghiro e ben 294 di fringuello tutti confezionati ed etichettati. Tutto il materiale è stato sequestrato.