VIDEO | Più di un milione di studenti sono stati coinvolti nell’evento sostenuto dai Lions club italiani con il contributo di medici ed esperti. Al centro della discussione il Papilloma virus e la necessità della vaccinazione femminile a maschile
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Una delle più frequenti malattie sessualmente trasmesse, specie in giovane età, è l’infezione genitale da Papilloma virus o HPV (Human Papilloma Virus). Se è vero che la maggior parte delle infezioni da HPV regredisce spontaneamente, è anche vero che una piccola quota, se non trattata, può evolvere gradualmente verso una forma tumorale, in particolare il tumore del collo dell’utero. Parlarne nelle scuole diventa di fondamentale importanza e in Italia il Progetto Martina, sostenuto dai Lions club, ha già coinvolto da questo punto di vista più di un milione di studenti. Tra questi anche gli iscritti all’Istituto d’Istruzione superiore La Cava di Bovalino, che hanno avuto modo di confrontarsi con esperti medici.
«Il Progetto Martina prende il nome da questa ragazza che, in giovane età, ha contratto un tumore alla mammella e da lì a poco, purtroppo, non ce l’ha fatta ma ha lasciato un forte messaggio sull’importanza della prevenzione - spiega Lorenzo Maesano, presidente del club Lions di Roccella Jonica -. Dalla storia di Martina e dal suo messaggio nasce un progetto nazionale che noi abbiamo deciso di portare qui a Bovalino».
Grazie alla disponibilità di screening e di vaccini, l'incidenza di questo tipo di tumore si è ridotta quasi del 25%, anche se - spiegano gli esperti - rimane ancora troppo basso il numero di ragazze e ragazzi vaccinati. Sì, perché la pericolosità del virus non riguarda soltanto il genere femminile essendo l’HPV responsabile anche di parte dei tumori della gola e degli organi genitali maschili.
«Vogliamo inviare due messaggi oggi ai ragazzi - ha commentato il dott. Antonio Bagnato, ginecologo - il primo è far sì che capiscano che solo con la prevenzione possiamo avere una società migliore, nel senso che si andrebbero a prevenire appunto alcuni tipi di tumori e poi, vogliamo sottolineare come grazie alla somministrazione di un vaccino possiamo prevenire il tumore sia del collo dell’utero, che quello di altri organi che possono essere colpiti dal virus».
Tra i relatori, oltre ai già citati Lorenzo Maesano e Antonio Bagnato, anche la prof.ssa Anna Gradia, componente componente I circoscrizione “Progetto Martina”; il dottor Cosimo Caccamo, urologo; il presidente Lions di Zona 3, Domenico Leonardo e il presidente di Circoscrizione 1, Sandro Borruto. A dare avvio alla mattinata, portando il proprio saluto agli autorevoli ospiti, il sindaco di Bovalino Vincenzo Maesano e la dirigente scolastica dell’I.I.S. La Cava Rosalba Zurzolo, proprio quest’ultima si è detta emozionata di aver portato nelle aule dell'istituto il progetto, lasciando agli studenti un importante messaggio su cui riflettere, quello della prevenzione.