La maggior parte, oltre settecento, concentrati tra domenica 23 e giovedì 27 ossia il periodo di maggiore criticità in cui si è reso necessario anche l'aiuto di numerose unità provenienti da altre regioni
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Sono stati circa 2500, nel mese di luglio, gli interventi che hanno visto impegnati i vigili del fuoco in servizio nei cinque comandi provinciali della Calabria. Lo rende noto la direzione regionale del Corpo. «Dal 10 luglio - è scritto in un comunicato - il dispositivo ordinario di soccorso sul territorio regionale costituito giornalmente da circa 250 unità vigili del fuoco è stato implementato da ulteriori 62 unità (dalle ore 08.00 alle ore 20.00) in virtù della convenzione siglata con la Regione Calabria e l'Azienda Calabria Verde finalizzata al potenziamento del dispositivo operativo con ulteriori squadre, operatori di sala operativa e direttori delle operazioni di spegnimento. È stato inoltre inaugurato ed immediatamente attivato, nell'ambito del progetto specifico messo in atto dal Ministero dell'interno, il presidio rurale dei vigili del fuoco di Acri (CS) che si aggiunge all'omologo presidio di S. Stefano d’Aspromonte, a Gambarie, nel Parco Nazionale d’Aspromonte, già attivato la scorsa estate».
Da domenica 23 a giovedì 27 scorsi, è poi scritto, «periodo di maggiore criticità emergenziale nel sud Italia sono stati effettuati 3.232 interventi tra Puglia, Sicilia, Calabria e Sardegna, dai 9.846 vigili del fuoco che si sono alternati nelle operazioni di soccorso nelle 4 regioni succitate. In Calabria sono stati 727 gli interventi portati a termine. In tale periodo, su richiesta della Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco Calabria, il Centro Operativo Nazionale del Viminale, ha inviato ulteriori moduli nell'ambito del dispositivo operativo di colonna mobile nazionale (circa 70 unità e 35 mezzi) dalle regioni Campania, Lazio, Molise, Basilicata, Piemonte, Marche e Sicilia. Ciò - si evidenzia - al fine di fronteggiare con maggiore efficacia gli scenari operativi determinati dai numerosi roghi in particolar modo nelle province di Reggio Calabria, Cosenza e Catanzaro».
«L'attenuarsi delle temperature registrate nei 4 giorni di maggiore criticità - si legge infine - ha riportato l'attività operativa a livelli tali da essere gestita con le sole forze ordinarie dei vigili del fuoco della Calabria così come rafforzate dalle unità operanti presso i due presidi rurali e con il potenziamento derivante dalla convenzione con la Regione Calabria e l'azienda Calabria Verde di cui si è detto».