VIDEO | Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico ha tenuto un seminario all'università Magna Grecia di Catanzaro: «Abbiamo affrontato la quarta ondata senza dover chiudere come avvenuto in altri Paesi» (ASCOLTA L'AUDIO)
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«Difatto la scelta che ha fatto il Governo è quella di procedere in maniera progressiva e graduale lungo la strada delle riaperture». Così Franco Locatelli coordinatore del Cts e presidente del Consiglio superiore di sanità ha commentato l'imminente cessazione dello stato d'emergenza che comporterà di conseguenza anche un allentamento delle restrizioni. «Noi sostanzialmente abbiamo affrontato la quarta ondata senza dover chiudere come avvenuto in altri Paesi, basti pensare all'Austria o all'Olanda. Si moduleranno le restrizioni in funzione di quella che sarà la curva epidemiologica. Ecco perchè è un compito di ciascuno di noi cercare di non disperdere il patrimonio che abbiamo avuto la capacità di ottenere».
Omicron in Calabria, ecco cosa pensa Locatelli
Il direttore del dipartimento di Oncoematologia e Terapia cellulare e genica dell'ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma ha tenuto questa mattina all'università Magna Grecia di Catanzaro un seminario sulle terapie geniche nella medicina moderna. Ma a margine ha affrontato anche i temi riguardanti la pandemia: «Difatto la pandemia non è mai finita. Pur essendo l'Italia in una situazione decisamente favorevole per quel che riguarda il livello di copertura vaccinale non deve mai venir meno alla responsabilità dei comportamenti individuali soprattutto in questo periodo in cui circola un sottolignaggio della variante omicron che è caratterizzata da particolare contagiosità. Il messaggio è quindi quello di non sottovalutare la capacità diffusiva di questo sottolignaggio e per chi non ha ancora ricevuto la dose booster andare a farsi vaccinare, oltre che evidentemente anche per quei pochissimi che non hanno ancora ricevuto il ciclo di vaccinazione primaria».
Vaccini e quarta dose, cosa succede
Si è soffermato ad illustrare le riflessioni in atto in seno al Governo sull'opportunità di somministrare anche la quarta dose: «In questa fase la quarta dose è raccomandata per i soggetti immunocompromessi. Come più volte dichiarato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, c'è una riflessione in corso se andare ad ampliare la platea anche ai soggetti fragili per ragioni anagrfiche e decidere, tenendo conto dell'evoluzione stagionale. Per il prossimi autunno dipenderà molto da quella che è la sobrietà nei nostri comportamenti e da quella che è l'adesione alla campagna vaccinale. E poi c'è una variabile che non dipende da noi e che fa riferimento all'emergenza di eventuali nuove varianti»
Caso Calabria?
E infine la Calabria; per il medico e coordinatore del Cts non esiste una pervasività che contraddistingue la regione rispetto alle altre: «Direi proprio di no ma è importante dissociare quello che è il dato sulla circolazione virale rispetto all'impatto sulle strutture sanitarie e quindi valutare l'occupazione dei posti letto di area medica e nelle terapie intensive. Ecco perchè sottolineo l'importanza di coprirsi con la vaccinazione. Non pensiamo che la variante omicron sia un banale raffreddore, lo può essere per i soggetti coperti da ciclo vaccinale certamente non loè per chi non è adeguatamente immunizzato».