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Affannosamente e, almeno per adesso, inutilmente, si cerca una soluzione condivisa per trovare una sistemazione dignitosa agli studenti del Liceo Scientifico Enrico Fermi di Cosenza, costretti a sloggiare dal plesso di Via Isnardi, dichiarato inagibile dai tecnici della Provincia. L’immobile non risponde ai nuovi criteri dettati dalle norme antisismiche. In altre parole, in caso di terremoto di modesta entità, l’edificio rischia di accartocciarsi come un castello di carte.
Inevitabile la divisione in diversi plessi per l'anno scolastico in corso
La soluzione tampone individuata dall’amministrazione è quella di spostare le classi interessate, una trentina circa, in altri istituti scolastici della città. Soluzione non gradita agli studenti e neppure ai genitori. I ragazzi sono riuniti in assemblea permanente mentre le loro famiglie nel pomeriggio, hanno avuto un acceso confronto con il presidente Iacucci il quale rivendica di essere stato il primo amministratore ad avere il coraggio di indagare sulla staticità delle scuole, facendo emergere tutte le criticità. Iacucci assicura il reperimento di una sede idonea in cui allocare gli oltre mille studenti del Fermi all’inizio del prossimo anno scolastico, ma i tempi ristretti non consentono alternative nell’immediato: lo spezzatino è inevitabile.
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Preoccupazione serpeggia tra le famiglie e i docenti
Tra i genitori c’è chi sospetta che l’inagibilità sia una bufala. La posizione logistica della scuola fa gola a molti costruttori. Qualcuno ha chiesto una controperizia, ma servono le risorse. Anche il sindaco Occhiuto, interpellato dai ragazzi, si è detto disponibile ad aiutare la Provincia nel reperimento di uno stabile idoneo. Domattina la questione finirà sul tavolo del Prefetto. Nel frattempo una cinquantina di iscritti sono migrati verso altre scuole e i docenti temono un ridimensionamento tale da mettere a rischio le loro cattedre.
Salvatore Bruno