Cosenza, la protesta del Liceo Fermi richiama l'attenzione di Iacucci

Il presidente della Provincia firmerà un protocollo d'intesa con studenti e famiglie
di Salvatore Bruno
18 settembre 2017
16:04

La giornata di occupazione dell’istituto ha prodotto un primo effetto. Al Liceo Fermi di Cosenza è giunto il presidente della Provincia Franco Iacucci per un confronto con i docenti, gli studenti e le loro famiglie.

 


Si cerca una soluzione condivisa al problema esploso in maniera improvvisa poche ore prima dell’inizio dell’anno scolastico. Il plesso di Via Isnardi è stato dichiarato inagibile dopo le verifiche tecniche effettuate secondo quanto prescritto dalle nuove norme antisismiche. La struttura dell’edificio è compromessa. Tanto da richiederne l’abbattimento. Per questo è stato necessario dirottare gli alunni in altri plessi scolastici cittadini.

I timori suscitati dallo smembramento delle classi

Lo smembramento ha creato disagi e messo in allarme i ragazzi. Inoltre, le ipotesi di trasferimento dalla storica sede di Via Molinella, ad altri edifici scolastici oggi inutilizzati, come quello dell’ex scuola media di Via degli Stadi o dell’ex ragioneria di Via Bendicenti, ha spinto i liceali ad una manifestazione condivisa con genitori e parte degli insegnanti, con l’obiettivo di sollecitare il coinvolgimento del consiglio di istituto in una scelta così importante.

La Provincia garantirà una costante interlocuzione

Iacucci ha garantito una interlocuzione costante. Anche per questo sottoscriverà l’atto costitutivo di un comitato al quale, oltre alla Provincia, aderiranno i rappresentanti dei docenti, degli studenti e dei genitori, con l’obiettivo di monitorare le procedure di abbattimento e ricostruzione del liceo. L’atto sarà siglato giovedì prossimo 21 settembre, in Via Molinella, alle ore 12.

Nuovo plesso ricostruito entro i prossimi 40 mesi

Si prevede di consegnare ai ragazzi il nuovo plesso entro 40 mesi. Le risorse sarebbero già disponibili tra quelle messe a disposizione dal governo per l’adeguamento antisismico delle scuole italiane. Nel frattempo, per l’anno scolastico in corso lo “spezzatino” sarà inevitabile, con le classi distribuite tra Palazzo Marraffa, l’industriale Monaco e la ragioneria Pezzullo. Per il prossimo anno scolastico si lavorerà per individuare una sede idonea ad ospitare temporaneamente tutte le classi.

Salvatore Bruno

Giornalista
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