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Figlio di Francesco, eletto deputato ne 1987, riconfermato nel 1992 e nominato sottosegretario al Lavoro nel Governo presieduto da Giuliano Amato e nel Governo presieduto da Carlo Azeglio Ciampi, nel 1999 è stato rieletto sindaco di Rende e, il 29 maggio del 2004, allo scadere del suo mandato, è stato ferito in maniera gravissima da un colpo di pistola al volto, mentre partecipava alla cerimonia per l'inaugurazione della Chiesa di San Carlo Borromeo di Rende.
I sospetti legami di Principe con le cosche - Risale al 1992 il blitz disposto dall'allora Procuratore capo di Palmi Agostino Cordova e dal Pubblico Ministero di Locri Nicola Gratteri. Durante l'operazione di polizia i fac-simili elettorali dell'on. Sandro Principe vengono trovati in diverse abitazioni di 'ndranghetisti della Piana di Gioia Tauro e della Locride.
Tra le accuse rivolte all’ex sindaco quella di aver ‘usufruito’ dell’appoggio di mafiosi e pregiudicati della Piana di Gioia Tauro per la campagna elettorale. Agli atti ci sarebbero stati anche gli incontri con boss mafioso Marcello Pesce e la lettera di raccomandazione inviata per far ottenere l'esonero dal servizio militare a un pregiudicato. La vicenda giudiziaria si concluse nel 1995 con una richiesta, poi accolta, della procura di Palmi di Archiviazione.
L'intreccio 'politico/mafioso' - Le indagini, che questa mattina hanno portato al maxi blitz di stamattina, condotte dal Procuratore Aggiunto Vincenzo Luberto e dal Sostituto Procuratore Pierpaolo Bruni e coordinate dal Procuratore della Repubblica di Catanzaro Giovanni Bombardieri hanno delineato un “intreccio” politico/mafioso che ha consentito a candidati alle varie tornate elettorali per il rinnovo del Consiglio Comunale di Rende, tenutesi a partire dal 1999 e fino al 2011, nonchè per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Cosenza del 2009 e del Consiglio Regionale della Calabria del 2010, di ottenere l’appoggio elettorale da parte di personaggi di rilievo della cosca di ‘ndrangheta “Lanzino-Ruà” di Cosenza, già tutti definitivamente condannati per “associazione mafiosa”, in cambio di condotte procedimentali amministrative di favore contrarie ai doveri d’ufficio.
'Ndrangheta: blitz contro i Lanzino, tra i 10 arrestati c'è Sandro Principe