Lettere di Luigi Mancuso e di Andrea Mantella. C’è anche questo tra gli atti che sono stati sequestrati all’interno dello studio dell’avvocato Francesco Sabatino e che il sostituto procuratore della Dda di Catanzaro, Annamaria Frustaci, ha chiesto ai giudici del Tribunale di Vibo Valentia che vengano messi agli atti del processo Maestrale.
L’avvocato Sabatino – noto penalista del foro di Vibo Valentia (per approfondire, clicca qui) che annovera tra i propri assistiti sia il boss di Limbadi Luigi Mancuso che l’attuale collaboratore di giustizia Andrea Mantella – è imputato con l’accusa di false dichiarazioni e uso di atto falso, aggravato dal metodo mafioso, in concorso con Andrea Mantella.

Le false scritture per scagionare Mantella

Secondo quanto ricostruito dalla Distrettuale antimafia, i due imputati avrebbero fatto uso di una scrittura falsa che veniva allegata a un ricorso per Cassazione. Il documento sarebbe stato materialmente redatto da Francesco Sabatino, ma trasmesso alla Suprema Corte di Cassazione, a febbraio 2012, a firma dell'assistito Andrea Mantella, al fine di ottenere l'annullamento dell'ordinanza emessa dal Tribunale della Libertà di Catanzaro e far scagionare lo stesso Mantella da un reato di estorsione. Per fare riottenere la libertà a Mantella, accusato di avere vessato un concessionario di automobili, veniva depositato un assegno circolare dell'importo di 8.000 euro, quale corrispettivo della vendita di un veicolo di proprietà di Mantella, attestando così falsamente la condizione di debitore della vittima nei confronti di Mantella.

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Queste prove tese a scagionare Mantella, tra l’altro, non erano state mai prodotte dalla difesa nelle precedenti fasi del procedimento come all’udienza del Riesame, né in allegato alle memorie difensive depositate.

L’elenco della documentazione che la Dda di Catanzaro intende fare ammettere agli atti del processo verrà depositato in cancelleria il prossimo 17 aprile mentre giorno 22 il collegio scioglierà la riserva sull'ammissione dei documenti confluiti nel decreto di perquisizione e sequestro.

Le precisazioni della difesa

«Nell’interesse dell’avvocato Francesco Sabatino, che assistiamo nel giudizio abbreviato dell’operazione Maestrale – scrivono gli avvocati Michelangelo Miceli, Sergio Rotundo e Francesco Calabrese –, riteniamo doverose alcune precisazioni rispetto all’articolo pubblicato in data odierna circa la richiesta di acquisizione di documentazione nel giudizio ordinario della medesima operazione. Con particolare riferimento alla corrispondenza epistolare tra Mantella e l’avvocato Sabatino sequestrata presso lo studio del predetto difensore corre in primi l’obbligo di segnalare che le stesse non fossero altro che gli originali di quanto già in precedenza depositato in copia nell’ambito del Processo Black Money nel 2016 al fine di documentare l’acredine del collaboratore nei riguardi del suo ex difensore. Circa l’accusa di aver allegato un documento falso allegato ad un ricorso che sarebbe stato materialmente inoltrato in Cassazione nel Febbraio 2012, l’attività suppletiva di indagine svolta dall’Ufficio di Procura su richiesta della difesa ha già consentito di accertare che il documento che gli inquirenti ritengono falso sia stato allegato ad altro ricorso per il quale è stata esclusa la redazione da parte dell’avvocato Sabatino anche attraverso un accertamento calligrafico effettuato dal Ris di Messina così come disposto puntualmente dall’Ufficio di Procura sempre su richiesta della difesa.
Tanto si doveva al fine di giungere ad una compiuta ricostruzione dei fatti».