Sono 28 i morti per overdose da ogni tipo di droga registrati in Italia dall'inizio dell'anno. Studi recenti rivelano come il primo approccio agli stupefacenti, riguarda anche giovanissimi di età compresa tra i 10 e i 14 anni, con una incredibile facilità di acquisto di sostanze proibite anche su internet. Partendo da questi dati, si è svolto, su iniziativa del Settore Educazione di Palazzo dei Bruzi, guidato da Mario Campanella, un incontro tra gli alunni dell’Istituto Comprensivo Zumbini e il direttore del Serd di Cosenza, Roberto Calabria, al quale ha partecipato anche l’assessore comunale alla scuola Matilde Lanzino Spadafora.

Danni irreversibili al cervello 

«Non esistono droghe leggere o pesanti, esistono le droghe e sono tutte devastanti» ha precisato Roberto Calabria, rivolgendosi ai ragazzi, tutti frequentanti la classe terza della secondaria di primo grado.  «La droga e l'alcol uccidono - ha aggiunto - e spesso si pagano le conseguenze per tutta la vita per avere assunto poche canne. Il cervello cresce fino a 24 anni e disturbarlo con le droghe significa fermare il suo sviluppo. Ci sono, inoltre, nuove dipendenze - ha sottolineato - come la sindrome di Hikikomori, che portano all'autoreclusione e all'isolamento sociale e che emergono prepotentemente anche nel nostro Paese e nella nostra città. La vita è fatta di sentimenti positivi e negativi, di gioia e tristezza - ha concluso Calabria - e la malinconia o la rabbia non vanno anestetizzate con droga e alcol». Nel corso dell'incontro, è intervenuto anche il dirigente scolastico dell'Istituto Zumbini, Marietta Iusi, che ha ringraziato l'Amministrazione comunale per il grande impegno profuso quotidianamente in materia di prevenzione, al fianco dei ragazzi e del mondo dell'istruzione.