La 25enne aveva ripreso la scena dell'aggressione in una diretta social. Ha presentato denuncia ai carabinieri (ASCOLTA L'AUDIO)
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La Procura della Repubblica di Catanzaro ha aperto un'inchiesta sulla vicenda di Beauty, la lavoratrice di 25 anni, di origini nigeriane, aggredita dal suo datore di lavoro, titolare di un lido-ristorante di Soverato in provincia di Catanzaro, perché aveva chiesto di essere pagata. Si procede per lesioni personali, furto e minacce. La giovane, che ha ripreso e trasmesso la scena dell'aggressione in un diretta social, si è presentata ieri nella sede della Compagnia di Soverato accompagnata dal suo avvocato, Filomena Pedullà per presentare denuncia. Il presunto aggressore è N.P., di 53 anni.
Lavoratrice aggredita, le dichiarazioni dell'avvocato
Proprio il legale ieri, nell'intervista rilasciata alla nostra testata, aveva ricostruito quanto sarebbe avvenuto nello stabilimento balneare. La donna sarebbe stata assunta con la mansione di lavapiatti con una paga pattuita di 600 euro al mese per circa 10 ore di lavoro al giorno.
«Alla fine di luglio, tuttavia, è stato effettuato un bonifico di soli 200 euro - ha detto il legale - ed è per questa ragione che la mia assistita si è recata nel locale per reclamare il resto dello stipendio. Secondo il suo racconto ma è quanto emerge dallo stesso filmato, vi è stato inizialmente il tentativo di allontanarla, seguito dall'aggressione nel momento in cui ci si è resi conto della registrazione in corso. Il gestore del locale, aiutato dalla moglie, ha così pensato bene di distruggere il telefono».
La vicinanza a Beauty
E ieri tantissime sono state le reazioni e i messaggi di vicinanza e solidarietà per Beauty. Da sindacati, politici e istituzioni la ferma condanna per quanto avvenuto definito inaccettabile e intollerabile. Già ieri si sono svolte a Catanzaro anche diverse manifestazioni organizzate dai sindacati a sostegno della giovane.