L'avvocato della giovane ricostruisce quanto sarebbe avvenuto nello stabilimento balneare: «Le hanno distrutto il telefono e fratturato un dito» (ASCOLTA L'AUDIO)
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Il telefono distrutto, un dito fratturato. È questo il prezzo pagato da Beauty, 24enne di origini nigeriane ma residente a Soverato con regolare permesso di soggiorno, aggredita nella giornata di ieri nello stabilimento balneare di Soverato dove era stata assunta a inizio stagione con la mansione di lavapiatti.
La richiesta dello stipendio
La donna era giunta nella struttura della costa ionica per chiedere la restante parte dello stipendio pattuito. A telecamera accesa e in diretta su Instagram aveva poi registrato la reazione scomposta del gestore del locale fino alla brutale aggressione. «La mia assistita è molto turbata. È provata sia psicologicamente che fisicamente» racconta Filomena Pedullà, avvocato di Soverato che questa mattina ha ricevuto la donna nel suo studio e ricevuto il mandato di sporgere formale denuncia contro il gestore dello stabilimento balneare.
«600 euro per 10 ore di lavoro»
«La querela non è stata ancora formalizzata - chiarisce il legale - ma solo per ragioni di tempo. Provvederemo già nei prossimi giorni a depositarla». Secondo quanto è stato possibile apprendere, la donna era stata assunta con la mansione di lavapiatti in uno stabilimento balneare di Soverato, con una paga pattuita di 600 euro al mese per circa 10 ore di lavoro al giorno.
Il bonifico di soli 200 euro
«Alla fine di luglio, tuttavia, è stato effettuato un bonifico di soli 200 euro - assicura il legale - ed è per questa ragione che la mia assistita si è recata nel locale per reclamare il resto dello stipendio. Secondo il suo racconto ma è quanto emerge dallo stesso filmato, vi è stato inizialmente il tentativo di allontanarla, seguito dall'aggressione nel momento in cui ci si è resi conto della registrazione in corso. Il gestore del locale, aiutato dalla moglie, ha così pensato bene di distruggere il telefono» racconta l'avvocato. «Infatti, la mia assistita al momento non è più raggiungibile».
Le cure al pronto soccorso
Beauty ha poi dovuto far ricorso alle cure mediche, in serata è stata dimessa dal pronto soccorso dell'ospedale di Soverato: «Le hanno somministrato degli antidolorifici e diagnosticato la frattura di un dito. È stata aggredita con violenza, strattonata e le sono stati strappati i capelli - aggiunge ancora Filomeno Pedullà -. Niente può giustificare la violenza, soprattutto nei confronti di una donna» è poi l'ammonimento. La donna, appena 24enne, è infatti madre di una bambina di pochi anni.
Prassi comune
«Ciò che mi sento di dire è che i titolari degli stabilimenti balneari non possono pensare di recuperare in tre mesi il mancato lavoro di un anno - conclude l'avvocato -. Onestamente è il primo caso che mi capita a Soverato ma sono a conoscenza del fatto che si tratti di una prassi molto comune nei locali della zona».