Interrogatorio durato tre ore per Beauty, la 25enne di origini nigeriane che nei giorni scorsi ha denunciato di essere stata aggredita dall'ex datore di lavoro per aver chiesto i soldi che le spettavano per le ore effettivamente lavorate come lavapiatti in uno stabilimento balneare. La giovane è stata accompagnata in Procura a Catanzaro dall'avvocato Filomena Pedullà.

La ragazza ha denunciato il titolare del locale dove ha lavorato nel mese di luglio e la procura ha aperto un'inchiesta per lesioni personali, furto e minacce. A sostegno delle tesi della donna c'è una ripresa video trasmessa in diretta su un canale social e acquisita agli atti, che documenta i passaggi della protesta attuata da Beauty all'interno del locale che è poi sfociata in una vera e propria aggressione fisica con schiaffi e insulti nei suoi confronti.

La replica dell'ex datore di lavoro

Nella giornata di ieri il titolare del lido in una nota ha parlato «di accuse infondate» e tramite i suoi legali ha fatto sapere di aver presentato una querela per minacce: «È stata lei ad aggredire per prima. Impediva il regolare svolgimento del servizio di ristorazione e balneazione».

Ondata di solidarietà

Intanto già dalle ore successive alla vicenda, un'ondata di solidarietà e vicinanza ha travolto Beauty. «C'è un lato positivo nella vicenda. Nell'immediatezza dell'episodio abbiamo ricevuto diverse offerte di lavoro. Si sta dimostrando una grande solidarietà, quindi non guardiamo solo il marcio che c'è ma anche il buono» - ha detto il legale della giovane ieri.