Topi in aula bunker: quella più grande e tecnologicamente più avanzata d’Europa, gioiello realizzato in tempi record riconvertendo un ex call center nell’area industriale di Lamezia Terme. «Nella quale – commentano alcuni avvocati – stiamo peraltro morendo di freddo, senza considerare gli altri disagi». La presidente del collegio giudicante al maxiprocesso Rinascita Scott, Brigida Cavasino, ha inoltrato il verbale d’udienza – affinché siano assunti i provvedimenti del caso – al presidente della Corte d’Appello di Catanzaro Domenico Introcaso.

Topi e freddo nell'aula bunker di Lamezia

I topi e il freddo, già. E poi i miasmi provenienti delle limitrofe attività industriali che, specie in certe giornate, rendono l’aria irrespirabile. Ed i segni dell’abbandono, tutt’intorno, tra rovi ed incuria, dove roditori, serpi ed insetti, appunto, proliferano. «Ma è il freddo, il principale problema». Freddo d’estate, quando l’aria climatizzata funziona “troppo” ed è fuori controllo. Freddo d’inverno, quando non funziona affatto e talvolta toghe e cappotti non bastano per contrastare il gelo.

Lo sfogo degli avvocati

«Sta diventano davvero impossibile lavorare qui – prosegue un altro degli avvocati del collegio difensivo, che esprime una sensibilità diffusa – Il disagio di doverci sobbarcare un lungo viaggio, quotidianamente, per prendere parte alle udienze, in questo luogo remoto nell’area industriale di Lamezia, lo mettiamo in conto. Ma agli altri disagi, francamente, si può e si deve avviare. Qui non c’è neppure un’area ristoro, un bar, una macchinetta per bere un caffè che posta sostituire un pasto. E poi i topi, il freddo, l’impossibilità di usare il cellulare se non in alcuni punti dell’aula e con alcuni gestori. Confidiamo che la Corte d’Appello si faccia carico di tutto e possa risolvere ogni problema. Qui si svolgono alcuni dei procedimenti penali più importanti per la giustizia del nostro Paese. Ci vorranno anni affinché siano definiti, ma andando avanti così sarà davvero difficile perfino superare l’inverno».