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19 medici specialisti, 18 infermieri, 11.690 ore di assistenza medica, 8. 796 visite specialistiche e 723 prestazioni effettuate in strutture ospedaliere. Ecco alcuni dei dati, in questo caso riferiti alla casa circondariale Ugo Caridi di Catanzaro, che disegnano lo stato di salute delle carceri nella provincia di Catanzaro nel 2014. Ad illustrare il dossier il commissario straordinario dell’Asp Giuseppe Perri e il referente della sanità penitenziari Antonio Montuoro.
Uno stato di salute complessivamente buono quello del carcere di Catanzaro e dell’istituto per minori Paternostro, nonostante la sanità calabrese fatichi a rimanere a galla e il blocco delle assunzioni pesi come un macigno. Nel carcere di Catanzaro c’è addirittura una piscina riabilitativa e un servizio di tele cardiologia che trasmette direttamente gli elettrocardiogramma all’ospedale Pugliese Ciaccio.
Per quanto riguarda poi i detenuti, nel Sert a dominare sono i carcerati con problemi di eroina. Le patologie più diffuse sono, invece, in genere quelle psichiatriche legate alle condizioni di detenzione, seguono le patologie cardiovascolari, quelle degenerative a carico dell’apparato muscolo scheletrico e quelle metaboliche come il diabete.