VIDEO | Balconi pericolanti, fogne mal coperte, eternit per strada. Appelli, denunce e pec sono cadute nel vuoto. E ora i cittadini esasperati si rivolgono a Comune e Aterp
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Quartiere Razionale, Lamezia Terme: qui si susseguono decine di palazzine popolari. Alcune sono state acquistate, altre no. Ci siamo stati diverse volte per documentare una parte di città, a pochi passi dal centro, in cui il degrado e l’abbandono avanzano senza sosta. Appelli, denunce, pec, la formazione di un comitato: Aterp e Comune sembrano essere latitanti e così la situazione peggiora.
Balconi che cadono a pezzi
Non solo le facciate che si accartocciano su se stesse, i balconi che perdono pezzi, i muri infraciditi, ma ora anche alcuni cassonetti creano ancora più disagio. Quello per la raccolta degli abiti viene costantemente aperto e il contenuto gettato a terra, insieme ad eternit e rifiuti vari.
Anche il contenitore per l’olio è stato danneggiato e il liquido confluito in strada ha messo a dura prova le abilità automobilistiche di chi passava di lì. Ma non solo. In quel punto si abbandona di tutto e molti vi espletano le loro funzioni fisiologiche. Più volte è stato richiesto di spostare quei cassonetti ma il rimpallo di responsabilità è stata l’unica risposta avuta.
I topi che fanno su e giù
Quando piove a causa delle pendenze il piazzale delle palazzine si allaga. In alcuni punti gli sbocchi fognari sono coperti alla meno peggio e i topi, ci raccontano, fanno su e giù dalle canalette. In degli appartamenti la caduta dei calcinacci è costante e si teme una tragedia.
Se nel perimetro delle palazzine sono gli stessi residenti a cercare di mantenere pulito, basta affacciarsi al di fuori per notare quello che purtroppo sta accadendo in gran parte di Lamezia: i marciapiedi non sono percorribili a causa della vegetazione cresciuta selvaggiamente e dei detriti. Una donna ci racconta di essersi graffiata il viso con le spine mentre rientrava a casa, qualcuno di avere tagliato personalmente alcuni rovi lì dove è solito passare quotidianamente.
Anche nel vicino torrente le canne crescono incolte e si teme per gli acquazzoni autunnali.
Il consigliere comunale Mimmo Gianturco non ci sta: «Invito l’amministrazione a prestare la massima attenzione su questo territorio e su tutta la città, i cittadini sono esasperati e non possiamo permetterci un altro passo indietro».