La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato l’invito a riconsegnare le chiavi delle strutture sportive. Ad organizzare l’iniziativa di protesta il comitato “Sì allo Sport” che riceve l'adesione della consulta delle associazioni
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Invitati a riconsegnare le chiavi. Se gli ultimi mesi avevano lasciato qualche spiraglio di luce sulla vicenda delle chiusure delle strutture sportive lametine, facendo presagire che i campionati si potessero disputare in casa, l’invito della terna commissariale fa calare un sipario ben difficile da riaprire sullo sport lametino e la città stanca scende in piazza.
Lo farà giovedì alle 15.30 davanti al Comune di Lamezia Terme. Ad organizzare la manifestazione il comitato “Sì allo Sport” che apre a tutte le realtà invitando la comunità a reagire di fronte a quel domino di chiusure che un mese dopo l’altro ha inghiottito la Lamezia buona.
«Questa assurda decisione che porterà verosimilmente alla chiusura delle strutture sportive senza data di riapertura (in presenza peraltro del colpevole ritardo dell’amministrazione nell’espletamento del bando di assegnazione bloccato da circa 10 mesi dopo l’apertura della prima busta e con le relative cauzioni già versate e ad oggi ancora trattenute dal comune) - scrive in una nota il comitato - oltre a causare un danno sportivo ed economico porterà evidentemente anche conseguenze di carattere sociale atteso che tutte le associazioni, persistendo tale stato di cose, saranno costrette a rinunciare ai rispettivi campionati nazionali e regionali nonché ad ogni tipo di attività giovanile».
Non ci sono nuovi bandi all'orizzonte, le concessioni sono scadute e la riconsegna delle chiavi delle strutture potrebbe portare anche alcune squadre a ritirarsi dai campionati non avendo nemmeno un posto in cui allenarsi.
Ad aggregarsi all’iniziativa anche la consulta delle associazioni lametine. «La terna commissariale e l’apparato comunale, ancora una volta si sono dimostrati incapaci nel gestire una situazione che ormai va avanti da diversi mesi – ha dichiarato il presidente Francesco Ruberto - Cosa è stato fatto fino ad ora per garantire la riapertura degli impianti sportivi? Come mai, non è stato ancora definito l’iter per l’assegnazione delle strutture sportive?».
«La preoccupazione aumenta se pensiamo anche ai Teatri. Nessun intervento programmato o realizzato, situazione immutata e rischio di perdere le stagioni teatrali – conclude Ruberto - questo continuo immobilismo e mancata voglia di assunzioni di responsabilità sta distruggendo la nostra città».