L’autunno si avvicina e con questo anche bombe d’acqua e temporali. Lamezia si prepara a fare la conta dei danni. Bastano pochi centimetri di pioggia per allagarla, renderla impraticabile e pericolosa, anche in pieno centro. Problemi strutturali e scarsa manutenzione dei fiumi alcuni dei nodi che creano paura, rabbia e malcontento. Oggi siamo stati con l’associazione Quartiere Capizzaglie lungo il torrente Piazza nel tratto che scorre dietro la grande arteria di via del Progresso. Difficile capire che sia un fiume, le canne sono cresciute allo stato brado e sono pronte a diventare un tappo alle prime piogge autunnali.

Ci troviamo a Contrada Misà, qui le case e le vie interne non sono poche: decine e decine le famiglie che ci vivono e che raccontano la paura con la quale sono costretti a convivere appena il cielo si fa cupo e lampi e tuoni preannunciano pioggia. Un cittadino nel suo sfogo ricorda di avere visto il fiume ben pulito solo nel 1985, da allora non sarebbe mai stato fatto nessun intervento di manutenzione.

Ma non solo. I canali di scolo sono altre bombe ad orologeria. Incapaci di gestire i flussi d’acqua in arrivo dalle zone più alte esondano, allagano strade e case con danni imponenti. C’è chi ha fatto un esposto alla Procura contro la Provincia che non sarebbe però responsabile di quanto accade.

Intanto, lungo un tratto un canalone ha divorato la strada fino a sbriciolarla. La careggiata si è così drammaticamente ridotta, le macchine ci passano a malapena, diversi gli incidenti e le vetture cadute nel fosso. Il tutto in una zona in cui di sera manca l’illuminazione ma abbondano i cinghiali. Forti della vegetazione rigogliosa nel fiume, gli animali selvatici tranciano canne per cibarsene, dormono alla loro ombra e spopolano nella zona. Le segnalazioni nel tempo ci sono state, ma mancano le risposte concrete mentre l’autunno si avvicina e con questo temporali e bombe d’acqua.