L’uomo telefonava alla donna centinaia di volte al giorno e dicendo che l’avrebbe ammazzata l’intimoriva affermando che presto di lei avrebbero parlato i telegiornali
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Gli agenti del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme hanno tratto in arresto P. F., lametino di 52 anni, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Lamezia Terme lo scorso 22 gennaio.
Da oltre due anni, l’uomo – comunica la Questura - reiterava comportamenti umilianti e violenti nei confronti della sua ex moglie tanto da condurre il foro lametino ad imporre misure restrittive come un’ordinanza di allontanamento dalla casa familiare, gli arresti domiciliari e anche la detenzione in carcere.
Le indagini svolte dal Commissariato avevano infatti permesso di accertare che l’uomo, spesso in stato di ubriachezza, aveva sottoposto la moglie, nel periodo della loro convivenza ad una serie di atti vessatori e violenti, come pugni, schiaffi e calci, causandole in un’occasione lesioni alla tempia.
La donna inoltre veniva minacciata continuamente di morte facendo riferimento ad episodi di cronaca e dicendo che anche di lei, a breve, “avrebbero parlato i telegiornali”.
Il 52enne, benché sottoposto per un periodo all’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla donna e di detenzione agli arresti domiciliari, aveva cominciato a perseguitarla, pedinandola a piedi e in auto tanto da indurla a vivere nel terrore di incontrare l’ex marito o che lo stesso potesse introdursi nella sua abitazione.
Le persecuzioni avrebbero avuto una crescente escalation fino a centinaia di telefonate nello stesso giorno. L’uomo aveva minacciato telefonicamente la suocera di ucciderle la figlia e alla donna che l’avrebbe ammazzata in occasione dell’udienza di separazione.
Per questo motivo P.F. era stato tratto in arresto l’otto dicembre 2017 e scarcerato, a seguito di provvedimento di revoca della misura, in data 12.9.2108.
Tuttavia l’uomo appena libero ha continuato nella sua condotta tanto da affermare durante l’udienza processuale dello scorso 9 gennaio di « voler porre in essere delle ritorsioni nei confronti dell’ex moglie in occasione del prossimo compleanno che la donna compie a fine gennaio».
Le suddette minacce e gli accertati appostamenti nei confronti della vittima, hanno indotto il Tribunale, ritenendo l’esistenza di un concreto ed attuale pericolo di reiterazione di condotte di violenza e di minaccia, ad applicare nei confronti di P.F. la misura cautelare degli arresti domiciliari.
L’uomo è stato rintracciato dal personale del Commissariato di Polizia, ai comandi del dirigente Alessandro Tocco, in una cittadina calabrese dove si trovava per motivi lavorativi E’ stato tratto in arresto e condotto presso la sua abitazione, in un comune del catanzarese, ove lo stesso permarrà agli arresti domiciliari.