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È con ogni probabilità di origine dolosa l’incendio divampato ieri sera a Lamezia Terme e che ha mandato a fuoco ben cinque container della Caritas destinati al Villaggio della Carità (foto Ansa). Una bottiglia incendiaria successivamente ritrovata all’interno di uno dei container.
I container si trovavano in Via Indipendenza in attesa che si realizzasse il progetto della Diocesi lametina di solidarietà avviato per l’anno della Misericordia.
Una sorta di Villaggio della Carità intitolato a Mons. Francesco Maiolo e che prevedeva la realizzazione di una serie di piccole case in legno che sarebbero dovute servire ai volontari, una struttura per casa-famiglia e depositi per i viveri, vestiario ecc. che la Caritas distribuisce ai poveri.
Tutto in fumo nel giro di pochissimo. Il Direttore della Caritas padre Valerio Di Trapani ha scritto sul suo profilo Fecebook che “qualcuno ha voluto gettare una bottiglia incendiaria sui sogni dei giovani lametini che hanno progettato di farsi accanto ai poveri di Lamezia costruendo il Villaggio della Carità. Spazio della città per tutti quelli che vogliono fare della propria vita un dono per gli altri. A chi disturba?”.
Anche il Vescovo della Diocesi di Lamezia Mons. Luigi Cantafora ha definito il fatto gravissimo “Questo incendio suscita sgomento nella Chiesa lametina ed in tutta la città ma soprattutto ai tanti volontari che ormai da mesi si stanno dedicando a questo progetto dell’Opera Segno del Giubileo voluta da Papa Francesco in occasione di questo Anno Santo Straordinario. Non è tollerabile – ha aggiunto poi il Vescovo – che qualcuno enti di fermare gli sforzi silenziosi e generosi di tanti figli della Chiesa in favore dei poveri. Come Pastore della Chiesa invito tutti a pregare ed in particolare ai responsabili della Caritas Diocesana e quanti hanno creduto e credono nel progetto del Villaggio della Carità a proseguire nel loro impegno di fiducia e speranza”.
Sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Lamezia Terme.
Sonia Rocca