Pochi, pochissimi voli, restrizione su restrizioni, vincoli ma anche paura, tanta. Il Covid ha fatto perdere agli aeroporti italiani 140 milioni di passeggeri. In sintesi, sette passeggeri su dieci non hanno volato. Numeri che nel caso dello scalo internazionale di Lamezia hanno significato la perdita di un milione di passeggeri.

Lo dice un’indagine di Assoaeroporti le cui cifre si vanno ad inserire in un quadro decisamente difficile, all’interno del quale le conseguenze economiche si sono dimostrate subito importanti. Dal ricorso agli ammortizzatori sociali al mancato rinnovo del contratto di lavoro per decine e decine di lavoratori del settore, fino alla chiusura delle attività e degli esercizi commerciali interni allo scalo. Il tutto senza un orizzonte reale o verosimile all’interno del quale collocare la ripartenza.

E se Lamezia ha perso il 67,7 per cento dei movimenti, Reggio Calabria ha avuto un calo del 56,9 per cento e Crotone ha visto cancellati il 52,5 per cento dei voli. Numeri inferiori ma da attestare su un ridotto numero di tratte.


È andata meglio con il traffico merci dove i cali sono stati meno robusti per consentire i trasferimenti di dispositivi medici e farmaci ma anche per l’aumento esponenziale dell’e commerce. Secondo le più recenti stime di Eurocontrol il ritorno all’era pre Covid seguirà tempi lenti e i volumi di traffico registrati nel 2019 potrebbero non tornare prima del 2026.