«Una soluzione risibile, cioè il riempimento del circuito dei termosifoni ogni due ore, che serve soltanto ad alleviare il disagio degli scolari». Così il deputato del Movimento Cinque Stelle Pino D’Ippolito interviene sulla vicenda dell’Istituto comprensivo Perri - Pitagora. Come già documentato dal nostro network, nello stabile che ospita la scuola primaria, lo storico edificio Maggiore Perri, un intero piano è senza riscaldamenti funzionanti.

 

Dopo la denuncia, il blitz del prefetto Alecci con alcuni tecnici e l’avvio di una soluzione tampone. «I bambini dell’istituto comprensivo Perri-Pitagora non possono ghiacciare per colpa della grave disorganizzazione del Comune di Lamezia Terme», dice ora il pentastellato che stamani si è recato nella scuola incontrando anche la dirigente scolastica, Maria Teresa Bevilacqua. «Lo scorso 19 dicembre – spiega il parlamentare – il Comune ha ricevuto la segnalazione di un guasto all’impianto di riscaldamento, una perdita d’acqua non individuata né risolta durante le festività natalizie. Al ritorno dalle vacanze gli alunni hanno trovato le aule gelate, per cui la scuola ha investito di nuovo il municipio, da cui è giunta una soluzione risibile, cioè il riempimento del circuito dei termosifoni ogni due ore, che serve soltanto ad alleviare il disagio degli scolari».


«Ricordo – incalza D’Ippolito – che l’istituto è destinatario di un finanziamento di 4milioni di euro per adeguarlo alla normativa antisismica, ma ad oggi il Comune non ha voluto concordare con la dirigenza scolastica l’inizio dei lavori né a questa ha chiarito gli interventi previsti nel progetto. Rammento che la scuola deve garantire la continuità didattica, aspetto che non preoccupa i sempre distratti commissari e uffici municipali». «Problema analogo si registra in altre scuole di Lamezia Terme, nello specifico a causa del consueto attendismo della Provincia di Catanzaro, guidata dall’assente Sergio Abramo. Per il Perri-Pitagora – accusa il parlamentare – il Comune lametino avrebbe potuto e potrebbe accogliere il suggerimento della preside di comprare dieci termoconvettori, evitando scavi insensati alla ricerca della perdita in atto, anche perché dovranno iniziare per forza i lavori già finanziati».

 


Per il parlamentare, insomma, «perdura l’immobilismo cronico del Comune, incapace di prendere qualunque decisione. Ciò benché, peraltro, l’ultima legge di Stabilità consenta di spendere fino a 150mila euro senza gara e malgrado contempli ulteriori fondi per Lamezia Terme e un’apertura di credito per i Comuni, come il nostro, sciolti per infiltrazioni».

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