Continuano le opportunità formative della Camera Penale lametina. Con la psicologa e psicoterapeuta Vaccaro si è parlato dei risvolti processuali delle discipline neurologiche e psichiatriche
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Prosegue l’offerta formativa della Camera Penale di Lamezia Terme nella convinzione e «nella consapevolezza che solo puntando alla preparazione professionale è possibile recuperare la dignità che questa nobile professione esige ed impone». Proprio agli aspiranti Difensori d’Ufficio si è rivolta l’ultima lezione tenuta da Maria Grazia Vaccaro, psicologa e psicoterapeuta forense, sul tema “psicologia forense e processo penale”.
Dopo saluti introduttivi e gli onori di casa di Pino Zofrea e Aldo Ferraro, presidente e segretario della Camera Penale, la relatrice ha illustrato all’uditorio le profonde interconnessioni esistenti tra processo penale e psicologia, ponendo in evidenza quanto sia necessario ed utile all’esercizio dell’attività forense essere consapevoli delle profonde interconnessioni tra tali discipline. Quindi a seguito di una approfondita distinzione tra psicologo clinico e psicologo forense, Vaccaro ha illustrato ai presenti lo stretto legame ed i risvolti processuali delle discipline neurologiche e psichiatriche, essendo sempre più frequente il ricorso del giudice all’ausilio di uno specialista per verificare la capacità di intendere e di volere dell’imputato al momento del fatto, la capacità a stare in giudizio o addirittura la compatibilità del detenuto con il regime carcerario. L’autorevole relatrice si è poi soffermata sulla confutazione di alcuni dei più importanti processi penale balzati agli onori della cronaca nazionale, rispetto ai quali un uso corretto della psicologia forense avrebbe anche potuto determinare un epilogo diverso da quello che ha caratterizzato quelle vicende giudiziarie. Il prossimo appuntamento è venerdì 12 aprile con la Scuola Territoriale.