Quando si è avuta notizia dell’interdizione da parte della Prefettura di Catania, della Tecnis che in Calabria ha in carico due importanti appalti per la costruzione di due nuovi ospedali in Calabria, quello di Palmi e quello della Sibaritide. Immediatamente era iniziata la corsa a suggerire soluzioni o peggio sollecitare ritardi. Le ipotesi che si profilavano per la regione Calabria, erano due : per il primo, il blocco della procedura, e ad una nuova gara d'appalto. Mentre per il secondo, l’ospedale della Sibaritide, lo scorrimento della graduatoria, in entrambi i casi, si prospettava un scenario fosco. E invece, niente di tutto ciò, a sbrogliare la matassa ci pensa la stessa Prefettura di Catania, la quale, -spiega una nota dell'Ufficio stampa della Giunta regionale - ha inviato una lettera al Dipartimento regionale "Infrastrutture" per trasmettere la copia del provvedimento "interdittivo adottato dalla Prefettura nei confronti dell'Impresa "Cogip infrastrutture spa" di Tremestiere Etneo". In relazione al contenuto del provvedimento, la Prefettura, ai sensi della normativa di riferimento, "valuterà d'ufficio - è scritto -l'eventuale sussistenza dei presupposti (continuità di funzioni e servizi indifferibili per la tutela di diritti fondamentali, nonché per la salvaguardia dei livelli occupazionali o dell'integrità dei bilanci pubblici) per l'applicazione delle misure di commissariamento delle imprese di cui all'art. 32, comma 10, del D.L. 24 giugno 2014, n. 90. A tal fine - continua la nota - s'invita codesta stazione appaltante a non assumere iniziative dirette all'interruzione del rapporto con l'impresa in argomento, avendo cura di voler comunicare, a vista, eventuali elementi conoscitivi utili a supportare le decisioni che questo ufficio dovrà assumere in merito". Insomma fino a nuovo ordine, tutto procederà come previsto.