La strada per il deliberato ecodistretto provinciale di Vibo Valentia è ancora al centro delle polemiche politiche, e il presidente Salvatore Solano replica stizzito al sindaco di Sant’Onofrio che lo aveva accusato di non far ripristinare l’arteria chiusa da 3 anni per via della sua contrarietà al futuro insediamento.


«Nulla di più falso - sostiene il presidente della Provincia - è notorio che io sia contro l’ecodistretto ma la strada provinciale 64, per ora, non può essere riaperta per mancanza di fondi, non per via del mio boicottaggio che non esiste».
Rispondendo al primo cittadino Onofrio Maragò, Solano ha anche spiegato che «i 21 interventi che stiamo realizzando per la viabilità dell’intero territorio provinciale, sono possibili grazie ai fondi arrivati dopo gli eventi alluvionali, e quindi quella strada che è chiusa per gli effetti del dissesto idrogeologico non poteva rientrare».


Solano ha ammesso che si tratti di una strada importante, che collega l’innesto della Sp 4 al nuovo svincolo australe di Vazzano - peraltro percorsa di continuo dagli automobilisti anche se interdetta al traffico per il pericolo smottamenti - e per questo ha spiegato che andrà ricercato un finanziamento ad hoc più cospicuo.
Infine, nel botta e risposta tra Maragò e Solano, che è anche sindaco del vicino Comune di Stefanaconi, quest’ultimo respinge al mittente l’accusa di aver escluso il collega dall’evento di 3 giorni “Mediterraneo nel Borgo” che si è svolto alla fine di settembre: «Ho invitato il sindaco verbalmente e lui mi ha detto di essere impegnato con un evento religioso», ha concluso Solano che, commentando una querelle che da tempo lo vede opposto al collega del vicino municipio, ha chiosato «Io penso al bello, lui alla discarica».

 

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