L'iniziativa è stata promossa dal Corpo italiano di soccorso dell'Ordine di Malta: «Essere vicini alle famiglie sole ed emarginate è un nostro preciso dovere morale»
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Non si ferma neanche a Pasqua l’attività del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta conosciuto anche come Cisom. La sezione di Lamezia Terme, infatti, attraverso il suo capo sezione Giuseppe Lucia, in prossimità delle festività pasquali ha inteso donare delle colombe pasquali alla Caritas della città della Piana, coordinata da don Fabio Stanizzo. L’attività del Cisom – riferisce una nota stampa - ha dimostrato in più occasioni grande vicinanza alle strutture o alle persone bisognose e, in prossimità delle feste con maggiore forza e slancio di generosità. L’individuazione della Caritas nasce ovviamente da una collaborazione e dalla consapevolezza del ruolo fondamentale che essa svolge all’interno di città o comunque comunità in cui è richiesto un intervento mirato.
Nello specifico, la Caritas di Lamezia Terme, distribuisce più di cento pasti caldi al giorno ai bisognosi e, a seguito della pandemia, che ha acuito particolarmente la crisi economica, è vicina ai cosiddetti “nuovi poveri” che, purtroppo, sono in continuo aumento e la struttura sta cercando, tra mille difficoltà, di fronteggiare questa grave crisi economica: «L’importanza di strutture caritatevoli ed organizzate come quelle della Caritas – si ribadisce nel comunicato - devono essere, oggi più che mai sostenute e l’auspicio sia del Cisom che della stessa Caritas, è quello che si sensibilizzi sempre un numero maggiore di cittadini, che compenetrandosi con le persone bisognose, compiano gesti di solidarietà. Ove c’è una persona che soffre, lì c’è Gesù e fare del bene a quella persona non può che essere in linea dei dettami di nostro Signore».
Sulla base di questa frase «siamo tutti chiamati a far sentire un po' meno sole ed emarginate quelle persone che vivono costantemente - o solo per un breve periodo - , dettato dalla crisi che sta investendo i nostri tempi, un periodo difficile».
La solidarietà - a giudizio del Cisom - funziona anche meglio quando è indirizzata, organica, strutturata e se essa assurge ad un ruolo di sostegno materiale e immateriale, visto che anche, talvolta, un semplice sorriso vale più di mille parole, può fare davvero la differenza: «La nostra Regione – si evidenzia - più di altre sta soffrendo la pandemia con ripercussioni economiche devastanti, essendo già un territorio con un’alta percentuale di disoccupati.
Aiutare e sostenere queste persone, in un momento così storicamente difficile – conclude la nota - può aiutare tutti ad uscire prima e meglio dalla crisi, non solo dal punto di vista economico ma anche sociale e essere vicini nel momento in cui la vicinanza assume un valore immenso è un nostro preciso dovere morale».