Iniziati i test anti-covid sul personale scolastico. Nei singoli istituti fervono i preparativi ma mancano le aule per gli asili, alcuni dei quali potrebbero non riaprire
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Si prepara a ripartire la scuola calabrese e vibonese e ad affrontare la sfida al contenimento del coronavirus. I nuovi presidi – 21 in totale – potranno fare la loro scelta per 34 istituti. Nell’elenco figurano anche due scuole in provincia di Vibo Valentia sinora “scoperte”: l’istituto comprensivo di Soriano Calabro e l’istituto comprensivo di Vallelonga.
Si riparte il 24 settembre e l’Istituto superiore di sanità ha già fissato le regole per la gestione di casi da coronavirus nelle scuole. Non basterà un singolo caso per chiudere l’intera scuola, ma le Asp dovranno valutare la prescrizione della quarantena per tutti gli alunni della stessa classe e per gli eventuali gli operatori scolastici esposti al contatto con gli studenti eventualmente contagiati.
Un referente Covid per ogni istituto
Per ogni scuola sarà nominato un referente Covid-19, che si rapporterà con le Aziende sanitarie provinciali. A tale referente verranno segnalati i casi di alunni sintomatici e dovrà controllare eventuali “assenze elevate” (sopra al 40%) di studenti in una singola classe.
Secondo le nuove direttive, i medici di medicina generale, a partire da ieri e sino ad una settimana prima che inizino le attività didattiche, saranno effettuati i test anticovid sul personale scolastico, che dovrà contattare telefonicamente il proprio medico per programmarne l’esecuzione. Qualora il soggetto interessato non abbia un medico di riferimento, il test potrà essere eseguito presso il Dipartimento di Prevenzione dell’Asp competente per territorio, nelle sedi appositamente individuate. Le Asp collaboreranno strettamente con i medici di medicina generale anche fornendo, in aggiunta alla dotazione ordinaria, ulteriori dispositivi di protezione individuale (guanti, mascherine, camici monouso) adeguati allo scopo e proporzionali all’attività di screening da eseguire.
La situazione a Vibo
Per quanto riguarda la città di Vibo Valentia per l’istituto comprensivo “Don Bosco” manca ancora la messa in sicurezza dell’asilo di via Palach e del plesso “Collodi” di Vena Superiore e bisogna trovare la collocazione a 260 alunni. C’è poi da collocare gli alunni della “Domenico Savio” – cinque classi – il cui Istituto è stato chiuso per inagibilità. Oggi pomeriggio in Comune a Vibo si terrà la Conferenza dei servizi che dovrà indicare gli edifici in cui collocare gli alunni dei plessi chiusi.
Mancano invece le aule per gli asili che potrebbero quindi non aprire. Il sindaco Maria Limardo, dal canto suo, ha dichiarato che: «La riapertura delle scuole a settembre è una priorità assoluta dell’amministrazione e richiede la collaborazione di tutti i soggetti istituzionali coinvolti, nell’ambito delle rispettive competenze».
Il Comune ha inoltre ottenuto un contributo pari a 160.000 euro e ha affidato ad una start up della facoltà di ingegneria dell’università di Cosenza l’attività di progettazione dei lavori da eseguire e di verifica statica. Dopo aver indetto la procedura per l’affidamento dei lavori è stata inoltre individuata una ditta per l’esecuzione degli stessi.
Per quanto riguarda invece la sistemazione e la pulizia dalle erbacce (e non solo) del piazzale della scuola di Vibo Marina, sono stati un gruppo dei genitori – che già si occupano del campo tennis – a provvedere a ripulirlo da cima a fondo atteso che versava in condizioni di impraticabilità.