È una cifra talmente alta da sembrare inverosimile, ma secondo il Codacons in Calabria si spendono ogni anno 304 milioni di euro per il funzionamento degli organi istituzionali della Regione.
«La politica calabrese ha costi enormi – afferma in una nota il presidente regionale dell’associazione dei consumatori, Francesco Di Lieto, a cui fanno da contraltare il paradossale livello di disservizi offerti ai cittadini. Sbirciando tra i dati riportati nel bilancio della Regione Calabria si scorgono dei dati che destano preoccupazione poiché in decisa controtendenza rispetto ai proclami tesi ad una drastica diminuzione ovvero al contenimento delle spese per la “politica”».


In particolare, secondo il Codacons, dal bilancio emerge che nel 2018 il funzionamento degli organi istituzionali della Regione è costato oltre 300 milioni di euro. «Una cifra stratosferica, praticamente 832.200 euro al giorno, quasi 10 euro ogni secondo – continua Di Lieto -. Uno sberleffo per le famiglie che faticano ad arrivare alla fine del mese. Prendendo come fonte proprio i numeri contenuti nel bilancio di previsione 2018-2020, viene fuori che la macchina “politica” per funzionare ha bisogno di cifra elefantiache. La spesa rappresenta una delle più alte in Italia e serve a garantire il compenso a consiglieri, assessori, gruppi, segretari particolari, strutture dei consiglieri… Un Ente che appare sempre più simile ad un ufficio di collocamento e che, purtroppo, oggi non sembra assolvere in maniera soddisfacente nessuna delle sue funzioni in un'ottica di sviluppo e miglioramento delle condizioni di vita dei Calabresi».

 

Il Codacons si spinge anche a dare un’immagine figurata dello spreco: «Per avere un’idea di quanto ci costa mantenere questi organi regionali basti pensare che se dovessimo tentare di mettere in fila dei biglietti da 5 euro, per comporre la cifra spesa dalla Regione Calabria, partendo da Catanzaro arriveremo fino a Dakar e le banconote non sarebbero ancora esaurite».