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«Perché il nome di mio figlio non lo dicono mai? È morto come gli altri…». È stata questa drammatica domanda a ispirare la Giornata della memoria delle vittime innocenti della mafia, che si celebra domani, 21 marzo, primo giorno di primavera. A porre l’interrogativo tra le lacrime fu la mamma Antonino Montinaro, il caposcorta di Giovanni Falcone, che, durante la commemorazione del primo anniversario della strage di Capaci, rivolse queste parole a Don Ciotti.
Dal dolore di questa mamma che non sente pronunciare il nome del figlio, nasce l’idea di dedicare una giornata alle vittime troppo spesso dimentiche. Sono 970 i morti innocenti censiti da Libera dal 1879 ad oggi. Di queste vittime, 168 sono calabresi, pari a circa il 18 per cento del totale.
Giunta alla XXIII edizione, la Giornata della memoria e dell’impegno si svolgerà a Foggia, dove si concentrano le iniziative di respiro nazionale. Ma saranno migliaia i luoghi d’Italia coinvolti, con numerosi appuntamenti anche all’estero dall’America Latina all’Europa.
In Calabria le manifestazioni pubbliche si concentreranno a Vibo Valentia, dove interverranno tra gli altri: Piero Milasi, Cordinatore Reggio Libera Reggio; Santo Biondo, segretario regionale Uil Calabria; Claudio Liotti, membro della presidenza di Lega Coop Calabria; Luigi De Nardo, segretario territoriale Cgil; Lucia Lipari, area Giustizia di Libera Calabria; Maria Antonietta Sacco, referente dell’associazione Avviso Pubblico Calabria e Michele Tripodi, sindaco di Polistena.
Il programma prevede la partenza del corteo alle 9.30 dal Parco delle Rimembranze, per poi attraversare Via Alcide De Gasperi, Corso Umberto I, Via Roma, Corso Vittorio Emanuele III, arrivando infine in Piazza Martiri d’Ungheria. Qui, alle 11, verranno letti i nomi delle vittime di mafia.
Previsti anche alcuni seminari tematici. Nei locali della scuola Don Bosco, per parlare di “Memoria e impegno: tra verità e giustizia”, interverranno Patrizia Surace, Tribunale minorile Reggio Calabria, progetto “Liberi di scegliere”, Deborah Cartisano, referente Libera Locride (la giustizia riparativa e l'esperienza dei familiari che fanno attività nelle carceri), Angela Napoli (legislazione antimafia e sostegno alle vittime di reati), Sabrina Garofalo (violenza di genere, donne e ‘ndrangheta).
Nel Convitto Filangieri, invece, si parlerà di “Giovani: dalla marginalità alla resistenza”, con interventi di Marzia Prestia Lamberti (mamma di Francesco), Martino Ceravolo (padre di Filippo), Nancy Cassalia, politiche giovanili Libera Calabria, Mimmo Nasone, settore giustizia minorile di Libera, e rappresentanti della Consulta studentesca.
Infine, al Valentianum, ad affrontare le tematica legate alla mancanza di lavoro, saranno Piero Milasi, coordinatore di Libera Reggio, Santo Biondo, segretario regionale Uil Calabria, Claudio Liotti, membro di presidenza Lega Coop Calabria, Luigi De Nardo, segretario territoriale Cgil, Lucia Lipari, area giustizia di Libera Calabria, Maria Antonietta Sacco, referente Avviso Pubblico Calabria e Michele Tripodi, sindaco di Polistena.