Imputato insieme ad alcuni esponenti della 'Ndrangheta per associazione a delinquere, estorsione e illecita concorrenza, condannato in primo grado a 7 anni e 6 mesi di reclusione, è stato assolto "perché il fatto non sussiste" dalla Corte d'Appello di Catanzaro l'imprenditore molisano Riccardo Di Palma, all'epoca dei fatti amministratore de La Molisana Trasporti, impresa specializzata nel trasporto di pale eoliche. Oggi, dopo anni di processi, iniziati nel 2019, ottiene per la seconda volta l'assoluzione dai capi di imputazione a lui contestati. Difeso dal penalista termolese Giuseppe Mileti, l'imprenditore di Guardiaregia (Campobasso) ha presentato ricorso alla Corte d'Appello di Catanzaro ottenendo la prima assoluzione.

La Procura generale, a sua volta, decise per l'istanza alla Corte di Cassazione che rinviò il procedimento a una diversa sezione della Corte d'appello di Catanzaro per un approfondimento sulle intercettazioni ambientali. Ridiscusso l'intero processo, ieri la sentenza che ha visto, per la seconda volta l'imprenditore molisano assolto dalle accuse a suo carico.

La Molisana Trasporti, una delle poche aziende in Italia specializzata nel trasporto delle pale eoliche, aveva ottenuto un grosso appalto per la costruzione di un sito ad Amaroni (Catanzaro). Di Palma era stato accusato di reati quali illecita concorrenza verso altre società ed estorsione finalizzata, sempre secondo le ipotesi investigative, a una sorta di «tutela ambientale» della 'Ndrangheta, ma anche di «aver sovrafatturato delle opere girando poi il denaro per la sicurezza del cantiere». «Tutte le accuse sono cadute - ha commentato l'avvocato Mileti - chiarendo i fatti accaduti e la legittimità dell'attività svolta».